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1 dic 2010

WikiLeaks, Assange fa ricorso contro mandato cattura Svezia

STOCCOLMA (Reuters) - Julian Assange, l'australiano fondatore del sito di soffiate WikiLeaks, ha presentato ricorso contro il mandato di cattura emesso dalla Svezia per presunti reati sessuali. Lo ha reso noto la Corte Suprema svedese.

Assange nega le accuse di stupro, molestie sessuali e coercizione che ha fatto scattare la richiesta di arresto.

Il ricorso è stato presentato ieri dall'avvocato Bjorn Hurtig.

L'ex hacker è al centro di una polemica internazionale dopo che Wikileaks ha pubblicato oltre 250mila cablogrammi durante il fine settimana, che svelano informazioni confidenziali trasmesse dalla diplomazia statunitense e anche le valutazioni dei rappresentanti statunitensi all'estero su alcuni leader mondiali.

"Julian Assange chiede che la Corte Suprema... dopo aver consentito di presentare ricorso, modifica la decisione della corte di appello e rovesci immediatamente la decisione di arrestare Julian Assange", dice il documento.

Ieri, l'Interpol ha diffuso un mandato di cattura internazionale contro il 39enne Assange.

Non è noto al momento dove si trovi Assange.

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Un tribunale svedese ha disposto l'arresto di Assange il 18 novembre scorso dopo un'inchiesta iniziata nel settembre scorso.

Assange ha detto che si tratta di accuse senza fondamento e ha criticato quello che ha definito un "carosello legale" in Svezia, paese in cui ha fondato una sede della sua organizzazione per usufruire di una legislazione molto protettiva nei confronti dei giornalisti.

A ottobre Wikileaks ha diffuso quasi 400mila documenti Usa coperti da segreto sulla guerra in Iraq, che secondo Assange indicano la presenza di 15mila vittime in più rispetto a quelle contabilizzate finora.

Secondo alcuni esperti legali, gli Usa potrebbero trovare di fronte a insormontabili ostacoli legali se tentassero di incriminare Assange a causa dei documenti e dei cablogrammi resi noti.

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