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29 nov 2010

Yara, i cani seguono una pista che porta verso un paese vicino

Brembate di Sopra è al setaccio per cercare la 13enne scomparsa all'uscita dalla palestra

I carabinieri hanno giudicato inattendibile i racconto del giovane, che è stato denunciato


Yara Gambirasio potrebbe essersi allontanata da Brembate Sopra (Bergamo). Su questo elemento stanno ora concentrandosi le ricerche degli investigatori, che da tre giorni sono al lavoro per ritrovare la 13enne scomparsa venerdì pomeriggio da Brembate di Sopra (Bergamo). Prima di essere spento, il telefonino della ragazza avrebbe agganciato la cella del vicino paese di Mapello (Bergamo), che dista solo un paio di chilometri da Brembate di Sopra.

Yara, la ragazza scomparsa Le ricerche in paese

Un'altra novità è rappresentata dal fatto che uno dei cani utilizzati per cercare le tracce di Yara all'interno del centro sportivo da dove è scomparsa ha fiutato un percorso che la 13enne potrebbe aver compiuto uscendo da una porta d'emergenza della palestra, che dà sulla zona industriale del paese. La traccia in realtà si perde dopo alcune decine di metri, ma la strada individuata dal cane conduce proprio verso Mapello.

Nel frattempo i militari stanno vagliando le tante segnalazioni ricevute nelle ultime ore da persone che potrebbero aver visto qualcosa nei minuti intorno alle 18.40 di venerdì, quando la tredicenne è sparita nel nulla. I carabinieri hanno sentito il giovane che ieri in tivù aveva dichiarato di aver visto Yara vicino alla sua abitazione in compagnia di due uomini, ma ritengono che la testimonianza non abbia alcun fondamento. Il giovane è stato denunciato a piede libero per falso ideologico e procurato allarme.

Un'altra ragazza avrebbe notato un furgone bianco allontanarsi a grande velocità intorno alle 18.45 nella zona dove è scomparsa la tredicenne, mentre è stato ascoltato un uomo che qualche giorno fa era stato sorpreso dai vigili mentre faceva fotografie nel centro sportivo dove la ragazza è stata vista per l'ultima volta. Ma costui risulterebbe del tutto estraneo alla vicenda.

In paese sono arrivate numerose tv con le fly, giornalisti e fotografi. Ma tutti sono stati tenuti a distanza e quindi davanti alla villa non c'è alcuna confusione. Il padre Fulvio, geometra, e la madre Maura, maestra d'asilo, non sono usciti da casa. La mamma in mattinata si è affacciata sull'esterno per stendere la biancheria e ha fatto solo un mesto gesto nei confronti di qualche fotografo che cercava di attirare la sua attenzione. La villa di Yara, una costruzione in mattoni rossi, si trova in una zona residenziale del paesino a una decina di chilometri da Bergamo. E' un quartiere silenzioso di ville e villette.

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