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30 nov 2010

Vieni via con me, Saviano parla del "costo" dei voti

ROMA. La quarta ed ultima puntata di “Vieni via con me”, il programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano su Raitre, si è conclusa con uno share del 29.17% pari a 8 milioni e 669 mila spettatori, staccando così il Grande Fratello 11 di quasi dieci punti di ascolt

E con l’ultima puntata si è concluso anche un ciclo che ogni lunedì in sole quattro settimane è riuscito a stravolgere i normali meccanismi della comunicazione televisiva, portando davanti al piccolo schermo persone che abitualmente non seguono la tv. Il programma ha avuto numerosi ospiti, come Dario Fo, Francesco De Gregori, Piero Grasso, Don Luigi Ciotti, Milena Gabanelli, Antonio Cornacchione, Stefano Bollani. E proprio nel corso della trasmissione fa irruzione la notizia della morte del grande maestro del cinema Mario Monicelli. E’ a lui, a Walter Tobagi, Enzo Biagi e agli studenti morti a L’Aquila durante il terremoto che Saviano rende commosso un omaggio.

Citando alcune inchieste della Dda, Saviano ha fatto l'elenco del "costo" dei voti, portando come esempio della Campania, "dove si va dai 20 ai 50 euro, un seggio alla Regione fino a 60 mila euro e i politici lo sanno. Le europee costano meno". "Il voto di scambio - dice l'autore di Gomorra - ti sembra conveniente, all'apparenza, ma non lo è: ti dà una cosa ma ti toglie tutto il resto". "Non partecipare alla vita del proprio Paese - ha aggiunto Saviano - significa consegnarlo in mano a coloro che sanno organizzare il consenso: la politica così si è ridotta a scambio» e «la democrazia è spesso determinata da questi meccanismi".

Eccellenti, quindi, i risultati della trasmissione e soddisfacenti anche dal punto di vista del target giovanile: tra i 15 e i 24 anni e tra i 25 e i 34 anni il programma ha superato il 32% di ascolti. Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ha commentato affermando di non essere abituato a farsi bello con il successo altrui e sottolineando, sin prima dell’inizio del programma, che si sarebbe fatto garante della libertà e convinto della capacità dello scrittore, di Fazio e degli autori di confezionare un programma di qualità rispettando i principi cardine del servizio pubblico, quali imparzialità, pluralismo e rispetto della persona.

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