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15 nov 2010

Ventimila persone in corteo per il David contro David

Dal Duomo a piazza della Signoria 'monumentale' rievocazione tra due ali di folla

Firenze, 15 novembre 2010 - Più di ventimila persone, molti più fiorentini che turisti, hanno scortato ieri pomeriggio il «gigante» di Michelangelo che, come un prezioso trofeo, ha sfilato da piazza Duomo a piazza Signoria.Circondato da una folla stupita e divertita, l'imponente scultura alta più di cinque metri, è transitata intorno alle 17 per via dei Calzaioli, su un carro in legno, simile alla macchina ideata per il suo trasporto all'inizio del Cinquecento. Poco ha importato che fosse solo una copia del celeberrimo David del Buonarroti conservato alla Galleria dell'Accademia. Tra sbandieratori, fiaccole e lanterne, figuranti del corteggio storico, l'atmosfera era quella del grande evento, dell'omaggio alla storia. Del ritrovarsi in un simbolo dell'identità fiorentina. Ed era proprio questa una delle scommesse del «Florens 2010», che andrà avanti fino a sabato prossimo: riunire tutte le componenti della città attorno ad un unico grande progetto per Firenze, che avesse uno sguardo nel ben noto e glorioso passato da cui attingere nuove energie per costruire un altrettanto entusiasmante futuro.

 

Da qui l'omaggio a un capolavoro emblema del Rinascimento fiorentino, attraverso una rievocazione ideata dal critico d'arte Sergio Risaliti e messa in scena dall'associazione culturale Culter, che ha portato a Firenze la copia del David in vetroresina e polvere di marmo realizzata dagli Studi Cave di Marmo Michelangelo di Carrara. 
L'omaggio è iniziato giovedì pomeriggio, con la collocazione della statua su uno sprone di Santa Maria del Fiore, dove in realtà doveva essere sistemata secondo le intenzioni dell'Opera del Duomo che l'aveva commissionata nel 1464. L'intento del «Florens» era esattamente quello di ricostruire la storia del David, dalla sua genesi come scultura, al dibattito sulla definitiva sistemazione avvenuta nel 1504. Per questo, dopo il contrafforte del Duomo, la copia dell'eroe biblico è passata sul sagrato del Duomo, dove è rimasta l'intera giornata di sabato davanti al «miracolo» del prato fiorito in memoria di San Zanobi. L'entusiasmo della gente ha accompagnato il clone del David in tutte le tappe, fino alla vera e propria festa di ieri pomeriggio durante l'ultima passeggiata verso la* destinazione finale davanti a Palazzo Vecchio, così come nel 1504 aveva deciso il gonfaloniere della Repubblica Fiorentina Pier Soderini.

 Il David in corteo fino a Piazza della Signoria (Pressphoto)

Ieri come cinquecento anni anni fa, al fianco di quel capolavoro che Michelangelo tirò fuori da un blocco già sbozzato e compromesso, c'erano tantissimi fiorentini e le maggiori istituzioni cittadine: accanto al sindaco Matteo Renzi e al presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, il presidente del «Florens», Giovanni Gentile e tutti i suoi collaboratori in quest'avventura.

 

Scherzando con la storia, viene in mente che le dispute sul David non conoscono tempo. Cinque secoli fa il gonfaloriere Pier Soderini riuscì a «strappare» all'Opera del Duomo il David, sostenendo che la scultura era molto più un simbolo civile che religioso. Nei nostri giorni la contesa si è riaccesa con il sindaco Renzi che litiga col ministro dei beni culturali Bondi per rivendicare la proprietà municipale e non statale del David. Ma intanto ieri le due copie, quella di Carrara e quella sull'arengario di Palazzo Vecchio che sostituì l'orinale nel 1873, si sono godute gli applausi e la festa dei fiorentini, orgogliosi di potersi ancora identificare in quel giovane che sfidò il gigante Golia.

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