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20 nov 2010

Ronaldinho-Milan, il rinnovo ormai è solo una chimera

Dopo l'ennesima nottata in discoteca con gli amici, il campione brasiliano molto difficilmente riuscirà a restare in rossonero. Il club di via Turati è sempre più convinto del divorzio
CARNAGO, 20 novembre 
- Che ne sarà del rinnovo del contratto di Ronaldinho? L'ennesimo sgarro rischia di costare caro al brasiliano che non perde il «vizio» del bongo. Il fratello-manager Roberto aveva auspicato, non più tardi di tre settimane fa, la possibilità di un accordo entro Natale per il contratto in scadenza il 30 giugno 2011. L'ad Galliani, però, ha subito provveduto a disilludere la famiglia de Assis annunciando, pur in generale, che gli accordi in scadenza saranno discussi a primavera. 

DIVORZIO - A questo punto Ronaldinho e il Milan dovrebbero decidere per il divorzio, più o meno consensuale. Lo stile di vita di Dinho non aiuta l'accordo, partendo dal presupposto che il brasiliano era intenzionato ad applicare uno sconto minimo sull'ingaggio (8 milioni di euro) attuale. Già lo scorso agosto, ancora in regime di austerity, il club di via Turati aveva incontrato concrete difficoltà a dimezzare gli emolumenti del brasiliano. Il quale nel frattempo aveva perlustrato nuove situazioni, tra cui la mega-offerta (40 milioni di euro in 4 anni) dei Galaxy di Los Angeles. 

SELEÇAO - Una soluzione che, però, è stata accantonata da Ronaldinho alla luce anche del l'insperata «resurrezione» in verdeoro. Proprio mercoledì Dinho è tornato nella Seleçao, convocato dal ct Menezes. Abbandonare il Milan per una squadra meno prestigiosa (si ipotizza anche un ritorno in Brasile) potrebbe mettere a repentaglio la sua seconda vita in nazionale. Ma il distacco dal Milan appare ormai scontato, anche se solo a giugno quando scadrà l'attuale accordo di Ronaldinho. Che, comunque, per rinnovarlo pretende 7 milioni netti a stagione per almeno 3 anni.

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