Il presidente di Italia Futura:
«Via alla nuova fase, il periodo
degli one man show è finito»
ROMA
Botta e risposta a distanza tra Berlusconi e Montezemolo. Esordisce il premier di prima mattina, alla conferenza stampa con Giorgia Meloni: ««Parlare è facile, fare è difficile. Gli altri parlano, noi facciamo. Ho sentito in questi giorni alcune affermazioni circa il fatto che l'Italia non riesce ad aumentare il Pil al pari di alcuni grandi Paesi europei. Si dimentica che noi abbiamo ricevuto eredità pesanti dai governi precedenti, addirittura drammatiche, tragiche, e che non possono essere risolte con la bacchetta magica», dice rispondendo a una domanda sul numero uno della Ferrari. Una battuta, alla quale Montezemolo replica dopo una manciata di minuti: «Mi pare un ottimo auspicio, i cittadini non chiedono altro che il governo faccia».
Nel pomeriggio, alla presentazione del rapporto di ItaliaFutura sulla disoccupazione giovanile, Montezemolo riprende il ragionamento: «In momenti come questi l'ipotesi elezioni sarebbe incredibile. La gente non capirebbe perchè andare al voto con una maggioranza così forte e nel momento in cui si vedono all'orizzonte problemi importanti. Siccome ne abbiamo già tanti in Italia e se ne prospettano altri in Europa, cerchiamo di evitare le elezioni con spirito costruttivo».
Uno spirito che, dice Montezemolo, potrebbe servire per dare la scossa: «Veniamo da 15 anni di non scelte, il Paese va ricostruito sotto tanti aspetti», ragiona il presidente della Ferrari, che ancora una volta smentisce allontana le sirene della politica. «Entrare in politica da soli non significa niente, ci vuole la squadra. Noi- dice, rivolto ai suoi collaboratori- crediamo profondamente nell'Italia, nella sua tenacia e soprattutto nelle forze migliori dell'Italia che grazie a Dio sono tantissime. L'Italia non si rassegna a un destino di declino. All'estero mi chiedono: l'Italia ce la farà? Non c'è dubbio, deve farcela e ce la farà. Credo abbia tutte le capacità per essere protagonista dello sviluppo». Come? «Uscendo- dice Montezemolo- dal proprio particolare recinto per contribuire al bene comune. Basta con i superuomini. Il periodo dell'one man show è finito. Serve uno spirito di squadra. Bisogna trovare collaboratori sempre più bravi per lavorare con noi. Ho il dovere di fare qualcosa per il mio paese». Ma non ce l'ha con il premier, il presidente della Ferrari\, e ci tiene a spiegarlo: «Quando parlo di one man show tutti pensano che mi riferisca a Berlusconi, ma parlo anche di me stesso- spiega- Berlusconi ha impersonato molto una politica di tipo personale. Sono fasi della storia che cambiano».
Montezemolo si è detto «preoccupato», in particolare delle «tensioni finanziarie e delle situazioni di deficit di alcuni paesi». «Al momento, però, non c'è niente di reale», ha proseguito rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un'opinione sulla possibilità che il governo vari una manovra correttiva. «Stiamo sui dati - ha concluso - e credo che questo sia un invito da fare anche alla politica».
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