«Servono 1210 giorni per recuperare un credito. I ritardi costano alle imprese 2,3 miliardi di euro»
Luca Palamara, presidente Anm (Ansa) |
CORRUZIONE, ITALIA PEGGIO DEL RUANDA - Altro male dell'Italia su cui si sofferma il presidente dell'Anm: la corruzione. «In Italia questo fenomeno è ancora largamente diffuso; nel 2009 le tangenti nel nostro Paese hanno inciso sulle tasche degli italiani per circa 60 miliardi di euro». È per questo che il presidente dell'Anm, Luca Palamara, ritiene «essenziale» che la lotta alla corruzione sia «tra le priorità dell'agenda delle riforme». A causa di questa «piaga», ricorda Palamara, l'Italia è al 67esimo posto nel rapporto pubblicato da Trasparency International. Stanno meglio di noi non solo «tutti i Paesi Ue, G8 e G20», con poche eccezioni, ma anche Malesia, Turchia, Tunisia, Croazia, Macedonia, Ghana, Samoa e Ruanda.
NO AL RITORNO IN TOGA DOPO L'IMPEGNO POLITICO -«Bisogna fissare regole rigorose finalizzate a evitare commistioni improprie tra la funzione giudiziaria e l'impegno politico» , compresa «la possibilità di tornare a fare il magistrato dopo l'esperienza in politica». Nè è convinto il presidente dell'Anm Luca Palamara, che lancia la proposta dal palco del XXX congresso della sua organizzazione e indica nella degenerazione del correntismo un «male da estirpare». «È inaccettabile che trapeli l'immagine di una magistratura contigua a gruppi lobbistici e impegnata in impropri interventi volti a influire sull'assegnazione di affari e di incarichi prestigiosi. I magistrati si legittimano esclusivamente nello svolgimento dell'attività giurisdizionale esercitata con indipendenza e imparzialità e senza che si insinui il dubbio di illeciti condizionamenti esterni».
MESSAGGIO DI FINI - «Oggi più che mai la collocazione centrale della magistratura, non solo di quella ordinaria, nell'attuale contesto istituzionale e sociale, rende i magistrati più esposti ai giudizi e alle critiche» afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo messaggio inviato al presidente dell'Anm Luca Palamara in occasione del 30/o congresso dell'Associazione. «A tutto questo - aggiunge Fini - i magistrati devono rispondere unicamente con il loro impegno, con la loro dedizione alle istituzioni repubblicane, nella consapevolezza, come non a caso ha affermato di recente il capo dello Stato, «di rendere un servizio fondamentale ai diritti e alla sicurezza dei cittadini«, un servizio, e non è retorico ricordarlo, per il quale tanti hanno sacrificato la loro vita».
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