Riforma università: governo battuto
Passa un emendamento di Fli su cui c'era il parere contrario dell'esecutivo e delle commissioni
Fabio Granata, deputato Fli sul tetto della Facolta' di Architettura di Roma Tre, per solidalizzare con i ricercatori precari che protestano ormai da tre giorni contro il ddl Gelmini (aNSA) MILANO - La riforma dell'università continua ad essere una vera e propria via crucis per il governo. Dopo le sconfitte dei giorni scorsi l'esecutivo è stato ancora una volta battuto nell'Aula della Camera su un emendamento del Fli all'articolo 19 della riforma dell'Università, relativo agli assegni di ricerca. Il testo, su cui c'era il parere contrario di governo, commissione e commissione Bilancio, è stato approvato con 277 sì e 257 no.
L'EMENDAMENTO - L' emendamento, a firma Fabio Granata (Fli), è relativo, come detto, all'articolo 19 sugli assegni di ricerca che prevede che la norma non possa portare «oneri aggiuntivi» anzichè «nuovi o maggiori oneri» com'era la versione precedente. La relatrice Paola Frassinetti, Pdl, minimizza, spiegando che si tratta di un emendamento «tecnico» che non incide sull'impianto
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