Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
"Ricordo che le agenzie di rating hanno confermato le loro tre A al Paese sottoponendole a una condizione, che ci sia stabilità di governo e questo da solo la dice lunga", ha detto Berlusconi.
"Se poi pensiamo che in questo momento abbiamo di fronte, dopo la crisi della Grecia, la crisi dell'Irlanda e le difficili condizioni anche di altri Paesi, e che la differenza con i Bund tedeschi si è portata in questi giorni a 170 (punti base) e che noi dobbiamo collocare sul mercato un miliardo di titoli del debito pubblico al giorno per un complesso nel prossimo anno di 250 miliardi di euro, da qui la conclusione discende immediata: l'Italia ha bisogno di tutto fuorché di qualcosa che non sia stabilità di governo", ha detto Berlusconi.
I rating sovrani dell'Italia aggiornati ad agosto 2009 e non più variati sono A+ con S&P, Aa2 con Moody's e AA- con Fitch.
Lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco oggi è attorno a 170 punti.
A Berlusconi è stato poi chiesto se pensa che debba esserci una manovra di correzione dei conti pubblici su richiesta della Ue.
"Questo appartiene al futuro e ne parliamo quando capiterà e se capiterà. Per ora l'Unione europea ha nei nostri confronti grande ammirazione", ha detto il presidente del Consiglio italiano.
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