Il ministro verso le dimissioni.
Frattini: questioni di principio,
è giusto che il partito le risolva.
Solidarietà da Futuro e Libertà
Il caso-Carfagna agita il governo e il Pdl. Il ministro sarebbe pronta a lasciare l'esecutivo e il partito perché «amareggiata» per gli attacchi subiti. Berlusconi, a Lisbona per il vertice della Nato, ha provato a far tornare sui suoi passi la Carfagna, il ministro che ancora recentemente il premier aveva pensato di far diventare "speaker" del governo.
Il Cavaliere, nel corso di una lunga telefonata, ha cercato di rassicurarla, le ha promesso che affronterà la situazione appena rientrato a Roma e che certo la prossima settimana si vedranno per parlarne, ma che per piacere questo è il momento di cercare di non mostrarsi divisi. Mara hai ragione. Su tutto. Io non voglio assolutamente che tu faccia passi indietro. Aspetta che io ritorni, cerca di capire che questo è un momento delicatissimo e complicato. Sistemiamo tutto», sarebbe il ragionamento fatto da Berlusconi. Il ministro delle Pari Opportunità, a sua volta, avrebbe spiegato che la situazione è tutt'altro che semplice ma che mai e poi mai farà qualcosa che possa indebolire o danneggiare il premier. Ovvero: non andrà ad ingrossare le file finiane: «Piuttosto mi dimetto da parlamentare ma non passo con nessun'altro».
Dalle file del Pdl i "big" si schierano a difesa della Carfagna. Ieri è stata la volta dei tre coordinatori La Russa, Bondi e Verdini. Oggi tocca ai ministri. «La sosteniamo in tutto e riteniamo che abbia ragione nel porre questioni che il partito deve risolvere rapidamente», afferma Frattini. «Non sono liti personali ma questioni di principio che è giusto che il partito risolva», sintetizza il titolare della Farnesina. Il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo però non nasconde le tensioni: «Basta fuoco amico su di lei», dice. E anche per la Gelmini gli attacchi rivolti alla Carfagna sono «ingiustificati». «Sono fiduciosa che ci saranno tutte le condizioni perchè il ministro Carfagna prosegua nel suo impegno», assicura la titolare dell'Istruzione. Getta acqua sul fuocvo anche il ministro Fitto: «Sono certo che le polemiche rientreranno. La Carfagna opera bene come ministro e penso sia giusto che si superi la polemica, e si individuino forme e modi di lavoro comuni. Sono molto fiducioso».
Intanto nella polemica fino a ieri tutta interna al Pdl si infilano i finiani. «Penso che Mara Carfagna sia stata e sia uno dei migliori ministri di questa Repubblica, che la sua contrapposizione in Campania a chi è stato denunciato per camorra sia del tutto legittima e il Pdl dovrebbe assumere una posizione più chiara e netta», attacca il coordinatore nazionale di Futuro e Libertà Adolfo Urso. Per l'esponente finiano c'è infatti «un'aggressione e un clima di intolleranza che rende invivibile la vita all'interno del Pdl, che non è un partito liberale e democratico ma un partito che è diventato intollerante, che vive qualunque critica come un elemento inaccettabile». Il "falco" Daniela Santanchè non risparmia invece qualche stoccata alla Carfagna: la sua vicenda - dice - è un episodio che deve essere superato perchè «l'unica cosa che conta in questo momento è che bisogna essere uniti attorno a Silvio Berlusconi, senza dare spazio ai dissapori e ai conflitti». «Quello che si vede sui giornali oggi -prosegue- non è un bello spettacolo. Nei momenti difficili si sta uniti, e io sono molto fiduciosa nel fatto che questo momento passerà. Per le questioni singole, si aspettano altri tempi».
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