ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, propone all'Udc di Pier Fernando Casini di dare l'appoggio esterno al suo governo.
In una conferenza stampa il premier ribadisce di essere fiducioso di ottenere la fiducia di entrambi i rami del Parlamento il 14 dicembre ma che, qualora la maggioranza non fosse sufficientemente robusta per portare avanti il programma rimetterà il mandato nelle mani del Capo dello Stato per andare a elezioni anticipate.
Nessuno spazio dunque per un governo senza di lui.
Alla domanda se pensasse all'Udc nel governo, Berlusconi ha risposto: "Bisogna domandarlo a Casini. Penso che l'Udc abbia perso una enorme occasione quando ci fu l'operazione dei cosiddetti finiani, in un momento di crisi globale, quando era assolutamente importante continuare con un governo solido e tre anni di lavoro davanti".
"C'era l'occasione [per l'Udc] di avanzare e di fare l'interesse del Paese appoggiando il governo dall'esterno. Credo che sia stata e sia ancora oggi una occasione straordinaria lasciata cadere. E' il suggerimento che do ai signori dell'Udc", ha precisato Berlusconi.
Berlusconi, convinto di avere la fiducia in entrambe le Camere senza includere i centristi - "no, non includo l'Udc" - ha spiegato che se "non sarà possibile governare perché non avremo una maggioranza possibile per le riforme, è chiaro che ci recheremo dal Capo dello Stato con la fiducia delle Camere per chiedere nuove elezioni e torneremo dagli elettori".
Esclude infine, in caso di sfiducia, di dare il proprio via libera a un governo di centrodestra allargato all'Udc ma non guidato da lui: "Io credo che il passo indietro dovrebbe farlo qualcun altro, il presidente della Camera per primo".
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