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24 nov 2010

Euro ancora giù, Irlanda declassata La Merkel: sì condizionato agli aiuti

Borse ancora deboli in attesa
del piano di tagli di Dublino.
Il cancelliere tedesco rilancia:
mettiamo un limite ai mercati
DUBLINO
Euro ancora in calo e Borse che, dopo un rimbalzo iniziale, virano in negativo. I timori sui conti pubblici dell'Irlanda continuano a tenere in apprensione i mercati. 

La moneta unica è tornata sotto la soglia degli 1,33 dollari rivedendo i minimi dallo scorso 22 settembre. Le principali Piazze europee a fine mattinata fanno segnare indici negativi. Intanto oggi un'altra tegola (tuttavia prevista) si è abbattuta su Dublino: l'agenzia Standard & Poor's ha abbassato il rating dell'Irlanda sul debito a lungo termine, da "AA-" ad "A", evocando la possibilità che il governo possa ricorrere a prestiti in misura maggiore di quanto previsto. 

Anche il rating dell'indebitamento a breve termine è stato abbassato da "A-1+" ad "A-1".Entrambe le valutazioni sono accompagnate da una «prospettiva negativa», a indicare che S&P potrebbe abbassarle ulteriormente. Intanto il Sottosegretario all'Economia di Madrid, José Manuel Campa, intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais, a detto che «un abisso» separa le situazioni economiche di Madrid e Dublino. La Spagna «è un Paese con un basso livello di debito pubblico, che si trova in una fase di consolidamento fiscale che sta per essere terminata, che ha approvato una riforma del sistema del mercato del lavoro e delle casse di risparmio e che lancerà una riforma delle pensioni e degli accordi sindacali collettivi», ha spiegato Campa, secondo il quale le tensioni finanziarie degli ultimi giorni - che hanno fatto salire alle stelle i tassi dei bond spagnoli - sono «turbolenze a breve termine». 

Dopo l'allarme sull'euro lanciato ieri torna intanto ad intervenire la Merkel che chiede ai partner europei di avere «il coraggio di imporre dei limiti ai mercati». Il Cancelliere tedesco ribadisce la necessità di coinvolgere gli investitori privati nei meccanismi di soluzione delle crisi, dato che questi «guadagnano soldi con i tassi elevati». «Si tratta di stabilire il primato della politica e i limiti del mercato», ha continuato Merkel, intervenuta al Bundestag, ammettendo che «i mercati si preoccupano quando si menziona questo punto», sul quale tuttavia Berlino non ha intenzione di rinunciare. Il Cancelliere era stato criticato per le sue affermazioni sul coinvolgimento dei privati nei piani di salvataggio, che secondo alcuni avevano innescato delle turbolenze di mercato. Merkel ha infine confermato che la Germania risponderà favorevolmente alla richiesta di aiuti finanziari da parte dell'Irlanda, a condizione che Dublino attui delle misure «che la riportino sul cammino della stabilizzazione».

Oggi intanto il governo irlandese presenta il piano quadriennale di austerità da 15 miliardi di euro. Si tratta di 10 miliardi di euro di tagli alla spesa e 5 miliardi di euro di aumenti fiscali. Al piano quadriennale seguirà il vari, il 7 dicembre, della finanziaria per il 2011, che però non avrà vita facile in Parlamento, dove il governo gode di una maggioranza incerta, specie se, come sembra, il Fine Gael, il principale partito di opposizione non voterà a favore.

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