RICERCA USA PUBBLICATA SUL NYTIMES
Dallo studio emerge che quelle più penalizzate nella ricerca lavorativa sono le donne carine
George Clooney con Sting (Ansa) |
CURRICULUM - I due ricercatori hanno risposto a 2.656 offerte di lavoro, spedendo due curriculum vitae per ciascuna proposta d'impiego. I due candidati che si proponevano per ogni lavoro avevano praticamente la stessa esperienza professionale, ma nel primo CV non vi era la foto dell'aspirante lavoratore, mentre nel secondo c'era sempre la fotografia del candidato che di volta in volta aveva l'aspetto di un bell' uomo, di una donna attraente e di un uomo con un aspetto comune. I candidati che hanno ricevuto la maggior parte delle risposte sono stati gli uomini belli. Il rapporto tra uomini belli e candidati senza volto è di due a uno: per ogni candidato senza volto richiamato dalle agenzie di lavoro, ce ne sono almeno due belli presi in considerazione dagli stessi job-center. Amy Reiser, noto "cacciatore di teste" di Minneapolis, pagato dalle più importanti aziende americane per assumere e licenziare dipendenti, afferma che una società non recluterà mai un impiegato solo perché è bello. Tuttavia conferma al settimanale texano "The Examiner": «Se ci sono due candidati con la stessa esperienza professionale, quasi sempre sarà scelto quello più carino».
LE DONNE DISCRIMINATE - Dallo studio si evince che le meno fortunate nella ricerca lavorativa sono le donne carine. I membri del gentil sesso richiamati dalle agenzie sono per lo più donne che non hanno messo la loro foto sul CV. Le meno contattate, invece, sono quelle carine. Secondo i due ricercatori la causa dovrebbe essere ricercata nella gelosia delle selezionatrici che non amano lavorare nella stessa azienda con "rivali troppo avvenenti". Tuttavia altri dati possono consolare le donne belle. Secondo un vecchio studio, pubblicato sulla rivista americana Slate, le ragazze carine, una volta trovato lavoro, ottengono più facilmente un aumento salariale rispetto alle colleghe "brutte e sovrappeso"
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