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26 nov 2010
Giustizia/ Anm: Serve credibilità, no toghe tra lobby e salotti
Roma, 26 nov. (Apcom) - Occorre "recuperare completamente la credibilità" della magistratura, credibilità che le "gravissime" recenti vicende "hanno offuscato". Dal palco del 30esimo congresso, il leader dell'Anm Luca Palamara parla di 'questione morale' e fa riferimento alle inchieste in cui sono rimasti coinvolti magistrati, come quella sulla cosiddetta P3. "Non ci sono più spazi di compromesso - dice - perché il nostro modello di magistrato non entra ed esce dal mondo della politica senza seguire percorsi trasparenti, non frequenta lobby e salotti dove garantisce ciò che non può garantire, non fa pressioni per diventare capo di un ufficio, non si ispira a una logica clientelare". Per il leader dell'Anm è "inaccettabile che trapeli l'immagine di una magistratura contigua a gruppi lobbistici e impegnata in impropri interventi volti a influire sull'assegnazione di affari e di incarichi prestigiosi". "I magistrati - afferma in un passaggio della relazione di aperura dei lavori al teatro Capranica di Roma - si legittimano esclusivamente nello svolgimento dell'attività giurisdizionale esercitata con indipendenza e imparzialità e senza che si insinui il dubbio di illeciti condizionamenti esterni". "È questa la magistratura, delineata dalla Costituzione, che intendiamo rappresentare e nella quale vogliamo identificarci", sottolinea Palamara, ricordando che sono state "proprio queste vicende" lo scorso luglio a spingere l'Anm "a chiedere ai magistrati coinvolti, indipendentemente dall'accertamento di eventuali responsabilità, di avere la sensibilità istituzionale di fare un passo indietro e liberare l'istituzione da ogni ombra di sospetto".
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