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16 nov 2010

Fiat: ipotesi cessione Marelli, Alfa, Ferrari dopo spin off

Niente di deciso sulla quotazione di Ferrari, né sulla cessione di Magneti Marelli e magari anche di Alfa Romeo. Sono alcune delle ipotesi che la scissione dall'Auto di Fiat Industrial, la società di camion e trattori, renderà possibili, precisa il Lingotto alla Consob. Le chiama "opzioni strategiche" e spiega che gli organi societari competenti le valuteranno "nella loro piena discrezionalità", dopo lo spin off che sarà operativo dal primo gennaio. La nota della casa torinese arriva a Borsa chiusa, dopo una giornata non positiva per il titolo che, dopo il balzo di ieri, registra un calo del 2,02%. Sergio Marchionne vola a Los Angeles, dove sta per aprirsi il Salone con il debutto della 500 americana, che segna il ritorno del Lingotto negli Stati Uniti dopo 27 anni, ma dal mercato europeo dell'auto continuano ad arrivare indicazioni negative: le vendite del gruppo Fiat sono in calo del 32,7% e la quota è scesa al 6,9%. Dati pesanti che portano una nuova ondata di cassa integrazione negli stabilimenti automobilistici. Lo stop lungo quasi un mese è stato già annunciato a Mirafiori e a Termini Imerese, ma è presumibile che, visto l'andamento delle vendite, i lavoratori di tutte le fabbriche del Lingotto restino a casa per un periodo più lungo di quello delle festività natalizie. "Si sta per concludere un anno all'insegna della cassa integrazione", osserva il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, mentre la Fim insiste sulla necessità di avviare subito il confronto sugli stabilimenti. Per Giorgio Airaudo, responsbaile Auto della Fiom nazionale, "servirebbe un governo e una classe politica capaci di evitare che sia compromesso il futuro dell'impresa in Italia e in Europa, rendendo vani i sacrifici dei lavoratori con la cassa integrazione".
Nel comunicato alla Consob il Lingotto fa riferimento all'incontro con gli analisti di venerdì scorso da cui sono trapelati i rumors sulle cessioni e su Ferrari in Borsa. "E' stata uno delle usuali riunioni - spiega - fra il management della società e rappresentanti della comunità finanziaria. Nell'occasione sono stati illustrati gli obiettivi strategici di Fiat Industrial e di Fiat dopo la programmata scissione". La Fiat rileva che le conclusioni tratte dagli analisti sono diverse e le considerazioni fatte da Morgan Stanley "riflettono le sue personali deduzioni circa le possibili future strategie dei due gruppi dopo la scissione, soprattutto per quanto riguarda future ed ipotetiche operazioni straordinarie".

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