«Per me resta inaccettabile l'ipotesi di una replica per le associazioni pro-vita a "Vieni via con me". Significherebbe ammettere che la trasmissione è stata pro-morte». Intervistato nell'edizione serale del Tg3, Fabio Fazio appare deciso, ma quasi stanco di ribadire la sua posizione in merito all'intervento "pro-vita", richiesto da un ordine del giorno approvato a maggioranza dal consiglio di amministrazione della Rai. Che invece può dare spazio alle ragioni della vita, ha continuato Fazio, in una delle sue «tantissime trasmissioni». «Io stesso ho invitato Pierferdinando Casini alla puntata di domani (oggi, ndr) di "Che tempo che fa"», ha continuato il conduttore, senza però aver ricevuto una risposta positiva.
Oggi Fazio, insieme a Saviano, incontrerà il capostruttura di Rai Tre Loris Mazzetti, che ieri ha passato buona parte del pomeriggio a discutere della sua delicata posizione contrattuale con l'azienda. Forse sarà l'occasione per prendere una decisione definitiva sui contenuti della quarta e ultima puntata di "Vieni via con me", decisione che in realtà si aspettava già dalla mattinata di ieri, quando il direttore generale Mauro Masi ha incontrato il direttore di Rai Tre Paolo Ruffini. Un confronto, però, dal quale era uscito solo un nulla di fatto.
Due settimane fa, ha ricordato il conduttore, «Saviano ha raccontato una storia d'amore, quella tra Piergiorgio e Mina Welby, e sono state proposte le parole di Beppino Englaro: sono storie di persone, ed è difficile replicare a una storia».
A replicare a Fazio è però lo stesso Casini, che definisce la sua risposta al Tg3 «vergognosa. Non è questo il Fabio Fazio che ho conosciuto. Che io vada o meno ospite in una sua trasmissione non ha nulla a che vedere con la voce che chiediamo venga data ai disabili gravissimi che scelgono di vivere e alle loro famiglie».
Quello degli autori di "Vieni via con me" è «un no incomprensibile», ribatte Rodolfo De Laurentiis, consigliere di amministrazione di Viale Mazzini e promotore dell'ordine del giorno favorevole alla replica delle associazioni pro-vita. De Laurentiis ha aggiunto però di «sperare ancora che possano prevalere il buon senso e la ragionevolezza, così come è avvenuto in altre circostanze. In trasmissione - ha sottolineato - è stata data una sola chiave di lettura su una questione centrale come la vita. Vogliamo solo arricchirla, e questa è la caratteristica del servizio pubblico».
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