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25 nov 2010

Borse poco mosse, Finmeccanica di nuovo nell'occhio del ciclone

Finmeccanica di nuovo nell'occhio del ciclone"
I principali indici europei stamani sono poco mossi. Ieri Wall Street ha chiuso la seduta in rialzo grazie a dati macro positivi. Oggi si attendono scambi contenuti a causa della festività, Thanksgiving Day, negli Stati Uniti. Il Nikkei giapponese ha chiuso in rialzo dello 0,5% a quota 10.079 punti, intorno ai massimi da cinque mesi toccati a inizio settimana, sostenuto dalla domanda degli investitori esteri e dal calo dello yen su dollaro.

Tokyo ha così riguadagnato parte del terreno perso ieri, sui timori per le tensioni nella penisola coreana che hanno spinto gli investitori a prendere profitto. Ieri i mercati azionari hanno reagito positivamente all'annuncio del piano di austerity varato dal Governo irlandese che prevede una manovra da 15 miliardi di euro in quattro anni, fra tagli alle spese e nuove imposte.

Tra i titoli da segnalare a piazza Affari (-0,24% il Ftse Mib a 19.893 punti), c'èFinmeccanica (-0,45% a 8,77 euro) per le rinnovate indiscrezioni secondo cui il presidente e amministratore delegato del gruppo, Pier Francesco Guarguaglini, potrebbe dimettersi a breve perché sarebbero in arrivo nuovi filoni nell'inchiesta in cui è coinvolta anche l'Enac.

I magistrati indagano sull'ipotesi di costituzione di fondi neri, sulla scia delle dichiarazioni di Lorenzo Cola, l'ex consulente di Guarguaglini. In particolare, sarebbero emersi alcuni dettagli sui rapporti tra la Selex, controllata di Finmeccanica guidata dalla moglie di Guarguaglini, Marina Grossi, e l'Enav, la società per il controllo del traffico aereo.

Secondo le deposizioni rese da Cola, Selex avrebbe vinto alcuni appalti messi in gara dall'Enav e poi avrebbe dato i lavori in subappalto a Technosky (controllata di Enav). A sua volta Technosky li avrebbe subappaltati a una miriade di società legate direttamente agli amministratori di Enav o di Finmeccanica. Il tutto sarebbe servito a creare fondi neri per Finmeccanica.

Le eventuali dimissioni di Guarguaglini per gli analisti peseranno nel breve sulle quotazioni del titolo. Buone notizie, invece, sul lato del business: nella commessa per la metro di Copenaghen vinta da Ansaldo Sts (-0,52%), una buona parte (anche se non è specificato l'ammontare) riguarda i treni che saranno forniti da Breda, che ritorna nel mercato danese dopo aver pagato sostanziose penali negli anni scorsi per i vagoni forniti che non rispettavano i requisiti richiesti.


In rosso anche Lottomatica (-1,73%), Terna (-0,70%) e Buzzi Unicem (-0,74%). Quanto a Prysmian (+0,16%), la sua offerta da 840 milioni di euro per l'olandese Draka non sarà contrastata dalla francese Nexans, che ha annunciato ieri che non farà una controfferta. Restano in campo i cinesi di Xinmao.

In netto recupero Fiat (+1,88%) e Pirelli & C. (+0,67%). Anche Mediolanum sale dello 0,57% dopo che il pacchetto di interventi presentato ieri dall'Irlanda non prevede, al momento, alcun cambiamento della tassazione sulle imprese ora al 12,5%. Una notizia positiva per Mediolanum che genera in Irlanda oltre il 50% del proprio reddito imponibile.

Infine, Snai si apprezza del 4,40% a 2,6675 euro. Palladio Finanziaria (attraverso il fondo Venice European Investment Capital) e Investindustrial sono sempre più vicini all'ingresso nella società. Ieri i due pretendenti della società di scommesse ippiche hanno sottoscritto una lettera di intenti non vincolante con la holding Snai Servizi.

L'obiettivo, si legge in un articolo di MF, è acquisire la quota di controllo di SnaiServizi che, a cascata, detiene il 50,7% della società quotata. Da parte sua Snai ha concesso un'esclusiva negoziale a favore dei due fondi fino al prossimo 16 dicembre. In precedenza il fondo di Andrea Bonomi si era mosso in partnership con Clessidra, ma l'alleanza è poi sfumata. Per altro nei giorni scorsi Bonomi non aveva escluso contatti per formare una nuova cordata.

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