Metti mi piace

20 nov 2010

Assassin's Creed Brotherhood - Intrighi all'ombra del Colosseo

Questa recensione contiene giocoforza alcuni spoiler, siate clementi con le offese nei commenti (al massimo un paio a testa) perché è impossibile non farne parlando di Assassin's Creed Brotherhood. Il successo del secondo capitolo e le splendide qualità estetiche e storiche del nostro Bel Paese hanno prodotto infatti un seguito a tutti gli effetti prima del cambio di ambientazione che ci sarà col prossimo episodio, seguito che comincia esattamente dove finisce il precedente, con Ezio Auditore da Firenze che si trova all'interno della Cappella Sistina dopo due "chiacchiere" con Rodrigo Borgia e interessanti risvolti sulla mela dell'eden, filo conduttore della storia fin dal titolo originale. La Roma di fine 1400 è quindi l'assoluta protagonista di Brotherhood, nelle sue vesti imponenti e in una mappa che dispone di una buona parte dei luoghi di riferimento famosi che appartengono alla città eterna, partendo dal Colosseo, passando per Porta Nomentana e arrivando a San Pietro, Campidoglio e così via.

Intrighi all'ombra del Colosseo

In parallelo c'è la vita attuale (anzi futura, nel 2012) di Desmond Miles, che grazie ad un macchinario chiamato Animus cerca di rivivere i ricordi dei propri antenati assassini in lotta secolare con i templari, e scoprire l'ubicazione della mela per evitare che questi ultimi ne vengano in possesso. In questo capitolo a rivivere saranno le vicende di Roma quindi, dove la confraternita degli assassini è in combutta per liberare la città dall'estrema influenza dei Borgia, che vede come personaggi chiave tra gli altri Cesare, Lucrezia e lo stesso Rodrigo.

Nessun commento: