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9 ott 2010

La tesi di laurea più «proibita»


Una studentessa recensisce le sue notti di passione con 13 «colleghi». E il documento fa il giro del mondo

Uno dei «volontari» che ha preso parte all'indagine divenuta poi una tesi di laurea
Uno dei «volontari» che ha preso parte all'indagine divenuta poi una tesi di laurea
MILANO
 - Finalmente una tesi di laurea che viene letta. Da capo a fondo. E da mezzo mondo. Una studentessa americana della prestigiosa Duke University ha valutato le prestazioni sessuali dei suoi partner. Tredici in tutto. Spedisce il lavoro a pochi amici, ma in breve tempo le pagine finiscono in Rete, riprese successivamente da blog, giornali e tv. Con non poca frustrazione dei diretti interessati diventati, senza saperlo, delle vere e proprie «cavie».

LA TESINA DI KAREN - Online è già nota come la «Fuck List», la maliziosa presentazione in PowerPoint nella quale Karen Owen recensisce 13 atleti di diversi team universitari con cui ha avuto notti di passione. In realtà la goliardica tesina sul sesso all'università avrebbe dovuto divertire solo tre amici della ventiduenne. Nel frattempo è però diventata uno dei temi più discussi nella blogosfera. Si tratta di 42 pagine che analizzano con grande professionalità universitaria gli amatori presi in esame. Accade dunque che, merito soprattutto delle nozioni apprese in campo scientifico, i partner sessuali vengono catalogati col termine «volontari»; il sesso diventa una semplice «raccolta di dati», mentre le prestazioni vengono valutate su una scala da 1 a 10.

ELEMENTI DI STUDIO - Molteplici i parametri di giudizio: l'attraenza fisica; le misure del pene (definito col gergo «hardware»); il talento a letto; l'aggressività (intesa come maschilismo); la capacità di intrattenimento; l'atleticità. A questi si aggiungono alcuni fattori di bonus come «un accento particolare» (per esempio quello australiano) o un malus, che può essere la volgarità o l'accento canadese. Il tutto corredato con istogrammi e immagini. Ci sono persino i ringraziamenti nell'ultima pagina: «Voglio ringraziare tutti i miei volontari, senza la cui attiva partecipazione, cooperazione e elementi di studio, non sarei stata in grado di realizzare questo progetto». Gli "elementi" citati, tuttavia, erano completamente all'oscuro di tutto.

VIRALE - Emblematico il titolo dato alla tesi decisamente sui generis: «An Education beyond the Classroom: Excelling in the Realm of Horizontal Academics» (Educazione oltre l'aula: eccellere in senso orizzontale nell'ambito accademico). A maggio Karen spedisce per posta elettronica la sua opera a tre amici. Uno di loro la inoltra ad un quarto. E ben presto finisce nella casella di posta di numerosi studenti del campus. Da qui il passo verso la Rete è breve. Pubblicato dal frequentatissimo blog femminile viene ripreso dai media di mezzo mondo e commentato anche dal Today Show sulla Nbc.

LE SCUSE - In un primo momento l'autrice si dice divertita da tanto clamore e ammette di aver finalmente qualcosa da raccontare in futuro ai nipoti. Comprensibilmente irritati invece i 13 «volontari» e l'università. Solo dopo che l'eco su Internet ha cominciato a diventare incontrollabile, Karen si è vista costretta a delle pubbliche scuse: «Mi dispiace. Con il cuore in mano chiedo scusa. Non ho mai avuto l'intenzione di ferire le persone citate nel mio lavoro».

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