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25 ott 2010

Il trionfo di Manassero a 17 anni primo torneo


Il giovane italiano vince il Castello Master in Spagna. Ha fatto meglio del grande Ballesteros: mai nessuno aveva vinto una gara dell'European Tour alla sua età


Il trionfo di Manassero a 17 anni primo torneo

GIOVANISSIMO, geniale, sfacciato. Soprattutto italiano. Il paese dei "bamboccioni" ha prodotto uno dei più grandi talenti mai visti nel mondo del golf. Ormai tutti, da Tiger Woods fino all'ultimo "zappatore" di campo pratica, hanno sentito parlare di Matteo Manassero, il diciassettenne veronese che ha una fretta indiavolata di vincere. Infatti ha vinto, ieri, più giovane di sempre sul circuito "pro" europeo. Ha fatto meglio del grande Severiano Ballesteros.

Segnarsi la data, 24 ottobre 2010. E gli anni: diciassette, che solo il prossimo aprile lo proietteranno nella maggiore età. Infine il torneo, il Castello Masters, prove di fine stagione che sfrutta il clima mite della regione valenciana. Con un primo premio di 333.330 euro, arraffato da Manassero nella sua folle corsa verso la celebrità. Una rimonta continua, come nella prova conclusa ieri, quattordicesimo dopo il primo giro sul Club de Campo del Mediterraneo, poi il balzo al secondo posto, la costanza nel terzo posto, e l'attacco nel giro finale: cinque birdie, un solo bogey e quattro colpi di distacco al secondo, lo spagnolo Garrido. "Ero molto nervoso, anche se non volevo farlo vedere" sorride col suo inglese fluente, esibito anche davanti all'assemblea del Cio quando il golf stava rientrando nella famiglia olimpica. "È stato importante non perdere colpi alla buca 12, a quel punto il birdie alla 13 mi ha dato la fiducia per vincere. Tutto questo è incredibile, forse è arrivato troppo presto: io sognavo soltanto di
conquistare la card". 

Il posto assicurato sul tour europeo per la prossima stagione, un traguardo che sembrava irraggiungibile per un debuttante passato al professionismo solo lo scorso maggio, in occasione dell'Open d'Italia. Ma rapidamente Manassero ha scalato le graduatorie: 17° al Pga Championship, terzo allo European Masters, neanche un taglio fino all'"onta" dell'eliminazione al Portugal Masters (in realtà il cut capita a tutti, anche ai miti del golf, ma il bello è che Manassero lo evitava sempre). Immediata la reazione: con la vittoria di Castellon. Acquisito ormai da tempo un posto sul tour europeo, Manassero è entrato tra i magnifici sessanta che a Dubai, dal 22 al 25 novembre, lotteranno in una specie di "Masters" allargato con un montepremi di 7,5 milioni di dollari. Affiancando i fratelli Molinari già qualificati. Il mondo del golf applaude quest'Italia protagonista all'improvviso. Ma Manassero è qualcosa di nuovo, e forse mai visto: è il talento che travolge tutto, e vuole dominare un mondo fatto di prati verdissimi e pubblico in religioso silenzio. Prima di esplodere in un'ovazione per l'italian boy.

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