OSLO - Il Nobel per la pace è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo. Una scelta attesa, soprattutto dopo che il presidente del comitato, Thorbjoern Jagland, aveva preannunciato che si sarebbe trattato di un premio "controverso". "Sì, senza alcun dubbio", aveva detto Jagland alla tv norvegese Tv2, quando gli era stato chiesto se anche quest'anno dovrà difendere la scelta del comitato, come avvenne lo scorso anno quando fu criticata la scelta di premiare Barack Obama, giudicata da molti prematura. "Capirete tra qualche ora, quando vedrete il nome", ha aggiunto.
Esponente di punta del movimento di piazza Tiananmen, soffocata nel sangue dal regime nel 1989, Liu Xiaobo sta scontando 11 anni di carcere per "sovversione": è stato condannato per essere stato uno dei 300 firmatari della "Carta 08", un documento che rivendicava una Cina democratica.
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