Metti mi piace

15 ott 2010

Ducati, scontro sulla «pausa saponetta» La Fiom: «Paghiamo noi Valentino?»

Sindacati pronti allo sciopero, se l'azienda renderà operativa la decisione di tagliare i dieci minuti al giorno concessi agli operai per lavarsi prima di uscire

Lo stabilimento di Borgo Panigale

Lo stabilimento di Borgo Panigale

Alla Ducati sono già pronte le barricate. L'azienda ha intenzione di tagliare i dieci minuti concessi ogni giorno agli operai, come da tradizione, per lavarsi le mani e cambiarsi prima di uscire: cinque minuti prima di pranzo e cinque a fine turno. Una pausa saponetta, insomma. E i sindacati sono pronti allo sciopero. «Forse la Ducati vuole far pagare Valentino Rossi a noi», tuona il segretario bolognese della Fiom Bruno Papignani.

IL SINDACATO - «Non vorrei - continua il sindacalista - che Del Torchio (l'ad di Ducati, ndr) si sia montato la testa e voglia fare un po' il Marchionne, ma non mi pare la persona giusta». Allo stato attuale, ha spiegato il leader dei metalmeccanici, «non si è ancora passati alle vie di fatto, ma è chiaro che appena faranno questo gesto partiremo con gli scioperi». Perché, spiega, «quei cinque minuti di pausa stanno dentro a un accordo dei cicli: se non ci sono, allora sono da rivedere tutti i cicli». Per la Fiom, dunque, la posizione di Ducati è «farneticante», dal momento che - conclude il sindacato - viene «giustificata da un recupero di efficienza in un'azienda dove l'organizzazione del lavoro è un colabrodo».


Nessun commento: