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20 set 2010

Tremonti: se avessimo il nucleare, avremmo un pil diverso

Per far crescere l'Italia «dobbiamo essere ambiziosi e rinunciare un po' a posizioni rinunciatarie e fatalistiche». Questa, secondo il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti la premessa per lo sviluppo del nostro paese. Ma, avverte Tremonti, occorre anche essere «molto realistici e seri nel fare il catalogo dei punti di criticità dell'Italia». Tra questi, al primo posto il nucleare: «Noi non abbiamo il nucleare, le altre economie con cui competiamo lo hanno. Se avessimo il nucleare, avremmo un pil diverso, sarebbe più facile crescere come gli altri paesi».

L'altro handicap che ha il nostro paese, secondo il ministro dell'Economia che ha parlato al convegno di Venezia dei giovani imprenditori di Confcommercio, è «l'aspetto dimensionale delle imprese. La Germaniatratta da gigante con i giganti, noi abbiamo una struttura produttiva molto diversa, gran parte dei pil è fatta con imprese con dimensioni ridotte. Questo è un fattore che ci spiazza. Noi abbiamo perso massa critica. Dobbiamo reagire».

«Possiamo dire - ha detto ancora il ministro - che l'euro si svaluterà prima o poi ma non basta» per la ripresa economica. «Possiamo dire che il Pil italiano è sottostimato ma non basta, che la nostra economia è l'officina di secondo livello della Germania e se parte la Germania partiamo anche noi ma non basta», ha proseguito il responsabile dell'Economia, aggiungendo che si può anche dire «che la nostra è una economia del lusso e se il mondo riparte cresciamo ma non basta, dobbiamo - ha ribadito - essere più ambiziosi». (Il Sole 24 Ore - Radiocor)

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