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13 ago 2010

Non solo mattoncini di plastica il Lego diventa virtuale


La casa danese, incalzata dalla crisi, annuncia la versione online del celebre gioco di costruzioni modulari. Su computer i piccoli potranno creare e soprattutto distruggere, senza seminare caos in casa. Ma perdendo un importante supporto per lo sviluppo della manualitàdal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI

BERLINO - Il giocattolo materiale e reale per eccellenza del dopoguerra europeo diventerà virtuale. Solo così la nuova versione online e quella classica, in plastica tangibile, coesisteranno. La rivoluzione digitale investe anche Lego, il gigante global player danese delle costruzioni a incastro. I leggendari mattoncini di plastica, che dal dopoguerra accompagnano l'infanzia, la curiosità e la crescita dei bambini, sbarcheranno in rete. Lo ha annunciato a Billund, sua sede-madre, la mega azienda danese che così spera di uscire ancora una volta vincente dalla crisi.

Il progetto dell'amministratore delegato Jorgen Vig Knudstorp e del suo team è chiaro. Da ottobre sarà possibile  -  con un abbonamento di 9,99 dollari mensili, secondo i media internazionali  -  giocare col Lego sul computer di casa, o sul portatile regalato o dato in prestito da mamma e papà. Potrai chiamare sullo schermo i mattonicini d'ogni colore, costruire quel che vuoi, e  -  il colmo della creatività ribelle infantile  -  distruggerlo alla fine, far cadere tutto a pezzi. Ma senza seminare il caos nel salotto o nella stanza dei bambini di casa, vantaggio non da poco. Distruggere la costruzione, in alcuni dei giochi che Lego offrirà online, sarà anzi un punto plus: se distruggerai bene potrai accedere a livelli di gioco superiori.

"Avant Gardens" si chiamerà il gioco a livelli d'ingresso della nuova dimensione internettiana di Lego. La quale a sua volta porterà il nome ambizioso di Lego Universe. Sul mercato da ottobre, dunque bene in tempo per Natale. La digitalizzazione dei mattoncini di plastica con cui noi decenni fa, e i nostri figli più tardi, abbiamo costruito case, città intere, auto, aerei. Suona un po' amaro, a prima vista: sembra la vittoria della rete e del computer sulle tradizioni ludiche più antiche e moderne insieme. Lego (il nome è una contrazione delle parole danesi 'Leg god', cioè 'gioca bene') nacque nel dopoguerra, sull'onda della ricostruzione e del miracolo economico avviati dal PianoMarshall, gli aiuti Usa all'Europa libera. La vecchia, piccola impresa di falegnameria e giocattoli in legno a Billund guidata allora da Oke Kirk Christensen si lanciò nel mondo allora futuristico delle costruzioni in plastica.

Lo scetticismo di allora, i mugugni di chi non credeva al passaggio dai giochi in legno a quelli in plastica, ricorda secondo i manager di Billund le riserve di oggi contro lo sbarco di Lego in rete. Una vasta gamma di prodotti, come tra gli altri World of Warcraft, saranno lanciati online. Con una promessa: giochi interattivi internettiani o war games su disco, se targati Lego, non saranno mai violenti. Giocando, costruendo o anche distruggendo con i mattoncini virtuali non scorrerà mai una goccia di sangue. La speranza di Lego è che giocare online incoraggi bimbi e ragazzi a giocare poi anche con il Lego reale, in plastica vera. "I nuovi giochi in rete amplieranno l'esperienza ludica a livello fisico e psichico", spiega Mats William Hansen, responsabile del progetto Lego Universe. Anche se è plausibile obiettare il contrario: ovvero che l'esperienza tattile con i mattoncini delle costruzioni costituisce una delle prime esperienze di sviluppo della manualità dei piccoli, grazie alla quale possono cominciare a verificare il coordinamento tra le mani e la vista e sperimentare la connessione tra i propri gesti e la costruzione di nuovi oggetti.

Lo sbarco in internet è l'ultima trovata di Lego per sopravvivere alla crisi economica e finanziaria internazionale. Già all'inizio del nuovo secolo il colosso danese ha rischiato di venire travolto dal calo degli affari. Finora aveva reagito solo delocalizzando e tagliando l'occupazione. La rete è la nuova frontiera. Con l'aiuto di designer virtuali americani che hanno creato per Lego anche un simulatore per il gioco con i mattoncini, e sistemi che una volta costruito un drago o un altro animale con tessere Lego ti aiutano a insegnargli a camminare e a volare. In rete, s'intende.

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