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9 giu 2010

Rai, i compensi scritti nei titoli di coda


TRASPARENZA SUGLI STIPENDI DEI CONDUTTORI DI TRASMISSIONI NON DI SERVIZIO PUBBLICO

La Commissione di vigilanza approva un emendamento che chiede di inserire costi e stipendi dei conduttori

Antonella Clerici (LaPresse)
Antonella Clerici (LaPresse)
MILANO - I compensi nei titoli di coda. Bisognerà vedere in quale corpo tipografico verranno scritti e se per sapere quanto guadagna Antonella Clerici o Carlo Conti bisognerà munirsi di una lente d'ingrandimento. Ma il principio rimane valido.

LA DECISIONE - Alla fine dei programmi saranno trasmessi i compensi dei conduttori, degli ospiti nonchè i costi dei format dei programmi di servizio pubblico, compresi trasmissioni di approfondimento e tg. Saranno inoltre trasmessi i compensi dei conduttori dei programmi non di servizio pubblico. È quanto prevede l'emendamento approvato oggi dalla Commissione di Vigilanza con i voti di maggioranza e opposizione. Il parere, obbligatorio ma non vincolante, è contenuto nel testo del contratto di servizio tra Rai e Governo. L'emendamento, presentato dal capogruppo Pdl Alessio Butti, è passato - con alcune modifiche - anche con i voti dell'opposizione che ha chiesto che la trasparenza non riguardasse solo i programmi di approfondimento ma tutti quelli di servizio pubblico, compresi i Tg. Sono stati invece respinti tutti gli emendamenti dell'opposizione sulla norma relativa alla neutralità tecnologica della Rai. L'articolo 20 del contratto prevede che la programmazione Rai sia presente su tutte le piattaforme tecnologiche e l'azienda si impegna a mettere a disposizione una piattaforma distributiva per ogni piattaforma tecnologica. In questo modo, contesta l'opposizione, la Rai non è tenuta a scegliere la piattaforma Sky e può restare solo su Tv Sat, a vantaggio di Mediaset.


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