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14 giu 2010

Marea nera, Bp pronta a sospendere il pagamento dei dividendi

La compagnia potrebbe istituire un fondo di miliardi  di dollari per i danni legati al disastro ambientale

La falla dalla quale continua a uscire petrolio

MILANO - Il consiglio di amministrazione di Bp ha intenzione di sospendere il pagamento dei dividendi, come riporta l'emittente televisiva britannica Bbc. Il Cda dovrebbe riunirsi lunedì per una decisione formale, ma un annuncio ufficiale non dovrebbe arrivare prima dell'incontro dei vertici della società con il presidente americano Barack Obama (il presidente di Bp Carl-Henric Svanberg sarà a Washington mercoledì, su richiesta della Casa Bianca). «Le discussioni di lunedì, nell'ambito degli incontri settimanali straordinari del Cda, verteranno sulla sospensione dei pagamenti, sulla durata di questa e su come utilizzare i miliardi di dollari che saranno risparmiati in questo modo», ha detto il giornalista di Bbc Robert Peston.

OBAMA-CAMERON - Secondo fonti ufficiali Usa che hanno chiesto di non essere citate, Obama ha spiegato al premier britannico David Cameron che la Bp dovrà pagare fino all'ultimo centesimo per la marea nera nel Golfo del Messico, la più grande catastrofe ecologica della storia americana, «perché una compagnia ricca deve rispettare i propri obblighi». «Non è affatto una questione di nazionalità - avrebbe detto Obama - sarebbe esattamente lo stesso con un gruppo multinazionale americano e non britannico».

IL FONDO - A questo punto, Bp sta prendendo in considerazione la possibilità di istituire un fondo di svariati miliardi di dollari contro il disastro nel Golfo del Messico per calmare le preoccupazioni degli americani. Secondo quanto riporta il Sunday Times, per questo il colosso petrolifero potrebbe decidere di ridurre il dividendo ai suoi azionisti, ma non di cancellarlo del tutto.

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