Metti mi piace

9 giu 2010

Gli stipendi del pubblico impiego cresciuti del 39,7% in dieci anni


Nel settore privato si è registrato un incremento del 25,7%. Dal blocco dei contratti risparmi per 6,5 miliardi

Antonio Naddeo, commissario dell'Aran (dal web)
Antonio Naddeo, commissario dell'Aran (dal web)
ROMA
 - - Le amministrazioni pubbliche hanno avuto una crescita delle retribuzioni negli ultimi dieci anni pari a 39,7% a differenza di quelle del settore privato dove i salari sono aumentati del 25,7%. Lo rileva un'anteprima del rapporto semestrale dell'Aran sulle retribuzioni nel pubblico impiego, pubblicata sul sito dell'agenzia per la rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni. Il rapporto dimostra come negli ultimi due anni i contratti di lavoro nel pubblico impiego si siano chiusi in linea con il tasso di inflazione programmata 3,2% nel biennio.

LA MANOVRA - Infine, vengono fatte alcune stime degli effetti della manovra finanziaria sulle retribuzioni del settore pubblico. La relazione mostra che già nel primo anno della manovra, per il blocco dei contratti, si realizzeranno minori spese per 5,7 miliardi di euro (occorre sommare i risultati del 2010 a quelli del 2011) fino a giungere nel 2012 a una minore spesa di poco superiore a 6,5 miliardi. Non può essere trascurato, inoltre, che l'attuale formulazione della manovra non sembra limitare gli effetti del risparmio alla mera sterilizzazione delle negoziazioni e dei sistemi di adeguamento retributivo per il personale non contrattualizzato fino all'anno 2012, poiché nel 2013 scatterebbe l'ulteriore vincolo alla crescita delle retribuzioni individuali, che non potranno superare quanto percepito nell'anno 2010. Si tratterebbe in tal caso di un effetto a regime pari a 7 miliardi di euro. Il commissario dell'Aran, Antonio Naddeo, dice che «il rapporto dimostra che negli ultimi dieci anni la dinamica retributiva del pubblico impiego è cresciuta più del settore privato, ma negli ultimi anni, soprattutto l'ultimo biennio contrattuale, è stata pari ai tassi di inflazione. Il blocco dei contratti comporterà minori spese per 6,5 miliardi di euro a regime - conclude - realizzerà, insieme con le altre misure, una sostanziale parità delle curve di crescita retributiva tra pubblico e privato nel 2013». (fonte: Apcom)

Nessun commento: