OMA - In piazza con un post-it giallo. Il 1° luglio mobilitazione nazionale contro il Ddl sulle intercettazioni. A Roma, in Piazza Navona, la manifestazione principale. Tra i promotori tanti comitati spontanei, sindacati e associazioni. Uniti per dire: "No al silenzio di Stato". Nella capitale sono numerosi gli interventi previsti. Si parte alle 17. A condurre sarà Tiziana Ferrario. Che nella conferenza stampa di presentazione dice: "Hanno trasformato il Tg1 in un'arma di distrazione di massa. E questa legge può diventare un alibi ulteriore". La Fnsi: "Preferiamo che non ci siano bandiere di partito". L'ultima iniziativa lanciata da Valigia Blu: 1 "Tutti in piazza con un post-it giallo per dire No al Bavaglio".
La conferenza. Franco Siddi, segretario della Fnsi, entra subito nel merito. "Viviamo una stagione pericolosa: l'informazione non può avere un'agenda dettata dal Governo o da altri poteri". E ancora: "Non accetteremo mai di passare da cani da guardia del potere a cagnolini da salotto". Poi Roberto Natale, presidente della Fnsi, che chiede "ai partiti di limitarsi all'adesione. Preferiamo che non ci siano bandiere. La nostra è una manifestazione unitaria in difesa della Costituzione". Poi interviene
La conferenza. Franco Siddi, segretario della Fnsi, entra subito nel merito. "Viviamo una stagione pericolosa: l'informazione non può avere un'agenda dettata dal Governo o da altri poteri". E ancora: "Non accetteremo mai di passare da cani da guardia del potere a cagnolini da salotto". Poi Roberto Natale, presidente della Fnsi, che chiede "ai partiti di limitarsi all'adesione. Preferiamo che non ci siano bandiere. La nostra è una manifestazione unitaria in difesa della Costituzione". Poi interviene
L'intervento di Tiziana Ferrario: "Ho accettato subito di condurre la manifestazione per la libertà di stampa con entusiasmo, perché questa legge se passasse, diventerebbe un alibi per chi l'informazione completa già non la dà. Come chi ha trasformato il principale telegiornale italiano un'arma di distrazione di massa". E ancora: "Va ribadito come con questo decreto legge si protegge la privacy di pochi e si viola il diritto di tutti".
In rete. Sul web l'attesa cresce, è febbrile. Facebook viene utilizzato per diramare le ultimi informazioni sull'organizzazione. E i contenuti che riguardano il Ddl intercettazioni continuano a essere condivisi.
Approfondimenti, analisi, proposte. Una miriade di video, di documenti, di commenti. Tra cui appare l'ultimo messaggio del comitato promotore della manifestazione. Un messaggio breve. In cui la parole chiave è "difesa della Costituzione". Poi l'ultima iniziativa. A lanciarla è il gruppo Valigia Blu. "Tutti in piazza con un post-it giallo".
Una piazza di simboli. I post-it e il viola. La valigia blu e il bavaglio. Tra nuove bandiere della protesta unite a quelle di associazioni e sindacati che prenderanno parte alla manifestazione. In cantiere anche la maratona web "A rete unificata". Centinaia di portali su Internet saranno uniti per la libera informazione in rete. Centinaia i portali che hanno aderito. Ci sarà anche Repubblica Tv.
Le voci della protesta. Sul palco di Piazza Navona ci saranno; Dario Fo, Stefano Rodotà, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Ilaria Cucchi, Paolo Beni, Sandra Bonsanti, Arianna Ciccone e Arturo Di Corinto. Un microfono sarà a disposizione dei cittadini. Non si parlerà solo di intercettazioni. La manifestazione, infatti, è anche contro i tagli alla cultura previsti dalla finanziaria. Saranno toccati i temi più disparati: le morti di Cucchi e di Aldovrandi, la strage di Ustica, il G8 di Genova, il terremoto dell'Aquila.
"Libertà è partecipazione". Le adesioni all'appello lanciato da Stefano Rodotà non si fermano. Una marea crescente che ha superato quota 320mila firme. Una mobilitazione che non si ai confini nazionali. Un utente scrive: "Stiamo cercando di raccogliere informazioni e articoli non in italiano per sensibilizzare e informare all'estero. E vorremmo anche segnalare le manifestazioni all'estero del 1 luglio, quelle di Parigi e Londra già ci sono". Al centro della macchina organizzativa il Popolo Viola. Che ha annunciato tante micro-iniziative che si terranno in concomitanza con la manifestazione principale. Appuntamenti a Milano, Torino, Padova, Cosenza, Catanzaro, Imperia, Foggia, Palermo, Bari e Parma. A Conselice, provincia di Ravenna, in programma la Notte Bianca anti-bavaglio.
L'Ordine dei Giornalisti. Una piazza all'insegna del tricolore. Enzo Iacopino, presidente dell'OdG: "La democrazia vive di verità, non di censure". E "i giornalisti italiani hanno il dovere di essere il 1 luglio in piazza del Popolo alla manifestazione indetta dalla Fnsi contro il ddl Alfano". Per Iacopino "non si tratta di difendere un diritto, ma di onorare il dovere costituzionale, che sentiamo, di offrire ai cittadini una informazione completa, fornendo loro la possibilità di sapere e scegliere in maniera consapevole". E ancora: "La verità non ha le bandiere di questa o quella parte politica. E se si ha davvero rispetto per la verità e per il diritto dei cittadini ad avere una informazione libera dovremmo vedere una piazza Navona invasa dal Tricolore".
Una piazza di simboli. I post-it e il viola. La valigia blu e il bavaglio. Tra nuove bandiere della protesta unite a quelle di associazioni e sindacati che prenderanno parte alla manifestazione. In cantiere anche la maratona web "A rete unificata". Centinaia di portali su Internet saranno uniti per la libera informazione in rete. Centinaia i portali che hanno aderito. Ci sarà anche Repubblica Tv.
Le voci della protesta. Sul palco di Piazza Navona ci saranno; Dario Fo, Stefano Rodotà, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Ilaria Cucchi, Paolo Beni, Sandra Bonsanti, Arianna Ciccone e Arturo Di Corinto. Un microfono sarà a disposizione dei cittadini. Non si parlerà solo di intercettazioni. La manifestazione, infatti, è anche contro i tagli alla cultura previsti dalla finanziaria. Saranno toccati i temi più disparati: le morti di Cucchi e di Aldovrandi, la strage di Ustica, il G8 di Genova, il terremoto dell'Aquila.
"Libertà è partecipazione". Le adesioni all'appello lanciato da Stefano Rodotà non si fermano. Una marea crescente che ha superato quota 320mila firme. Una mobilitazione che non si ai confini nazionali. Un utente scrive: "Stiamo cercando di raccogliere informazioni e articoli non in italiano per sensibilizzare e informare all'estero. E vorremmo anche segnalare le manifestazioni all'estero del 1 luglio, quelle di Parigi e Londra già ci sono". Al centro della macchina organizzativa il Popolo Viola. Che ha annunciato tante micro-iniziative che si terranno in concomitanza con la manifestazione principale. Appuntamenti a Milano, Torino, Padova, Cosenza, Catanzaro, Imperia, Foggia, Palermo, Bari e Parma. A Conselice, provincia di Ravenna, in programma la Notte Bianca anti-bavaglio.
L'Ordine dei Giornalisti. Una piazza all'insegna del tricolore. Enzo Iacopino, presidente dell'OdG: "La democrazia vive di verità, non di censure". E "i giornalisti italiani hanno il dovere di essere il 1 luglio in piazza del Popolo alla manifestazione indetta dalla Fnsi contro il ddl Alfano". Per Iacopino "non si tratta di difendere un diritto, ma di onorare il dovere costituzionale, che sentiamo, di offrire ai cittadini una informazione completa, fornendo loro la possibilità di sapere e scegliere in maniera consapevole". E ancora: "La verità non ha le bandiere di questa o quella parte politica. E se si ha davvero rispetto per la verità e per il diritto dei cittadini ad avere una informazione libera dovremmo vedere una piazza Navona invasa dal Tricolore".
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