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21 mag 2010

Vita artificiale, la Cei: «Segno dell'intelligenza umana»

Bagnasco: «La vita artificiale? Ogni scoperta va commisurata all'etica»

Poi aggiunge: «È segno della grande intelligenza dell'uomo, dono di Dio»

Il presidente della Conferenza episcopale, cardinale Angelo Bagnasco (Ansa)

TORINO - La creazione della cellula artificiale «è un ulteriore segno della grande intelligenza dell'uomo». Lo ha detto venerdì, a Torino, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, prima di entrare al Duomo per visitare la Sindone, insieme ai pellegrini della Diocesi di Genova a commento della notizia della costruzione in laboratorio della prima cellula artificiale.

L'INTELLIGENZA - «Non conosco i termini precisi della questione - ha spiegato il cardinale - ho letto solo i titoli sui giornali questa mattina, ma certamente se le cose stanno così questo è un ulteriore segno dell'intelligenza, dono di Dio per conoscere meglio il creato e poterlo meglio ordinare, ulteriormente ordinare». «D'altra parte - ha sottolineato Bagnasco - l'intelligenza non è mai senza responsabilità, quindi ogni forma di intelligenza e ogni acquisizione scientifica vale in sè deve sempre essere commisurata alla dimensione etica, che ha al cuore la dignità vera di ogni persona nella prospettiva del creato».

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