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18 mag 2010

Mourinho al Real? "Non per soldi"

Secondo i quotidiani "As" e "Marca" il contratto sarebbe già pronto. La firma dopo la finale di Champions. Moratti prova a tenersi il tecnico portoghese con un contratto più ricco. La replica: "Non è per soldi". E il coach neroazzurro si concentra sulla sfida di sabato, dove affronterà due figure importanti per la sua carriera di allenatore: coach Van Gaal e Arjen Robben

 


Mourinho al Real? "Non per soldi"
MADRID - Mancherebbe solo la firma, ma l'accordo fra Josè Mourinho e il Real Madrid sarebbe già cosa fatta. Almeno verbalmente. Lo riferisce il quotidiano spagnolo "As", noto per la sua vicinanza al club di Florentino Perez. A lasciarlo intendere sarebbe stato Jorge Mendes, l'agente dell'allenatore dell'Inter. Anche il quotidiano "Marca" conferma che l'accordo è già stato raggiunto.

LA FIRMA - Le condizioni contrattuali sarebbero già fissate. Manca solo l'ufficialità che, secondo "As", arriverà soltanto dopo la finale di Champions League di sabato prossimo, che si giocherà proprio allo stadio Bernadeu di Madrid. E l'hotel che ospiterà Mourinho è proprio quello utilizzato dal Real. Secondo il quotidiano spagnolo, dunque, il passaggio dalla panchina degli ospiti a quella della squadra di casa avverrà "nell'arco di alcune settimane".

MORATTI - "Marca" conferma la tesi di "As", e mette l'accento sul tentativo del presidento neroazzurro di non lasciarsi scappare il tecnico portoghese. Moratti avrebbe proposto un aumento di contratto di 12 milioni di euro (a fronte dei 10 attuali). Secca la risposta di Mourinho: "Massimo, non è per soldi. Nella vita ci sono cose più importanti".

CHAMPIONS - Il coach dell'Inter pensa già alla finale di sabato sera. Una sfida che per gli allenatori di Inter e Bayern ha un valore aggiunto: ai tempi del Barcellona, Mourinho era impegnato nello staff tecnico di Louis Van Gaal. Dieci anni dopo, l'allievo affronterà il maestro. Il portoghese ha dichiarato la sua stima verso Van Gaal. "Aveva molta fiducia in sè, e quella era una qualità importante per un giovane allenatore come ero io all'epoca. E' lui - ha raccontato Mourinho - che mi ha insegnato come si guida una squadra sul campo. Nelle gare amichevoli, in Copa Cataluna, lasciava a me le responsabilità. Mi diceva: 'Io vado in tribuna, pensaci tu'. E' stato fondamentale per la mia crescita. Da allora forse lui è cambiato. In ogni caso, resta un grande allenatore e un'ottima persona, credo che in questo sia rimasto uguale". I due coach sono accomunati anche dall'occasione di affiancare Ottmar Hitzfeld ed Ernst Happel nel ristretto club degli allenatori che hanno conquistato la Coppa dei Campioni alla guida di due squadre diverse: Van Gaal l'ha già vinta con l'Ajax e Mourinho con il Porto. "Prima o poi raggiungerò quell'obiettivo - ha detto il tecnico dell'Inter - perchè sono ancora giovane per essere un allenatore. Mi auguro che il Signore mi dia la possibilità di riuscirci e spero di avere davanti ancora 20 anni di carriera, perciò credo che ce la farò. Ma mi piacerebbe riuscirci tra un paio di settimane piuttosto che tra un paio d'anni, e non perchè voglia a tutti i costi entrare a far parte di un gruppo di allenatori che ha fatto la storia del calcio. Vorrei riuscirci con questi giocatori, con questo club e con questi tifosi e vorrei riuscirci subito perchè l'Inter non vince questo trofeo da troppo tempo". 


ROBBEN - Per Mourinho, quello di sabato sarà un doppio salto nel passato. Non solo Van Gaal, ma anche Arjen Robben, con cui ha vinto la Premier League nel 2005 e nel 2006 col Chelsea. "Messi è Messi - ha detto - ma quando Arjen riesce a giocare per quattro, cinque o sei mesi di fila diventa un giocatore straordinario. E' esattamente il tipo di calciatore di cui bisogna preoccuparsi. Ma non cambierò il mio modo di intendere il calcio, perchè lui, proprio come Messi e Cristiano Ronaldo, è un giocatore che si sposta molto in campo. Perciò, la nostra arma di difesa sarà il pressing a zona. Non cambieremo il nostro atteggiamento, ma dovremo raddoppiare l'attenzione nella zona di Arjen, perchè è un giocatore super"



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