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18 mag 2010

Milan, l'amarezza di Berlusconi «Ho fatto la storia, che irriconoscenza»

I tifosi del Milan promuovono squadra e Leonardo per la stagione, ma bocciano il presidente Silvio Berlusconi. Un boato di applausi ha accolto la seconda parte dello striscione: «Presidente bocciato: assente ingiustificato» (foto Pegaso Newsport)

Il Cavaliere confida la sua rabbia ai senatori del Pdl. E per il Milan pensa a Galli e Tassotti

 — «Dopo tutto quello che ho fatto. Sono amareggiato, non lo merito. Sono stato io a portare questa squadra sul tetto del mondo, li ho fatti sognare e vengo ripagato così». I tifosi del Milan procurano più dispiaceri a Silvio Berlusconi di quelli già inflitti da Gianfranco Fini o Claudio Scajola. È un periodaccio per il Cavaliere, bersagliato sabato sera dalla curva sud, spietata come mai lo era stata prima. «Presidente bocciato, assente ingiustificato», recitava uno striscione allo stadio prima di Milan-Juve. «Non c'è riconoscenza— avrebbe confessato il premier al telefono con alcuni esponenti del Pdl —. Ma se questo sentimento non appartiene al mondo della politica, figuriamoci a quello dello sport».

La gente del Milan è in subbuglio: la politica di ridimensionamento dei costi, i successi dell'Inter, i dubbi sul futuro del club agitano i cuori dei rossoneri. Ieri sera il presidente Berlusconi avrebbe dovuto incontrare a cena Adriano Galliani per risolvere il rebus legato alla panchina. Poi il viaggio in Italia di Herbert Hainer, boss del colosso Adidas, sponsor tecnico dei rossoneri, ha fatto saltare il vertice. Il vicepresidente milanista ha dovuto dare forfait ma l'appuntamento (compatibilmente con gli impegni del presidente del Consiglio) è stato rinviato a Villa Gernetto di Lesmo questa sera. Pare che nelle intenzioni di Berlusconi ci sia anche la volontà di incontrare la squadra per caricare l'ambiente. Il problema è che non si sa quanti calciatori siano disponibili visto che i nazionali stanno beneficiando di una settimana di vacanza e gli altri, in attesa di partire domenica per la tournée in America, sono liberi da impegni fino a giovedì. 

«Sono il presidente che ha vinto più di tutti, il Milan nei primi dieci anni del nuovo millennio è arrivato a fare tre finali di Champions League», ha ripetuto spesso ai suoi interlocutori il premier. Nell'ultimo incontro con i senatori del Pdl, Berlusconi— che secondo fonti a lui vicine sta pensando a Filippo Galli come allenatore (con Tassotti) e a Maldini futuro dirigente — ha confidato la volontà di proseguire sulla via del contenimento delle spese: «Tutte le squadre europee dovranno avere gestioni austere e noi andremo avanti in questo modo. Il mio Milan ha fatto la storia e nessuno lo deve dimenticare». In attesa di conoscere il futuro tecnico (l'alternativa a Galli è Allegri), Galliani blinda Ronaldinho («Non c'è nessun problema: c'è già l'accordo con suo fratello. Giocherà l'anno prossimo al Milan») e rivela il beau geste di Onyewu: «Siccome quest'anno non ha giocato, ha accettato di spalmare l'ingaggio delle prossime due stagioni in tre». Rivoluzione allo staff medico: Jean Pierre Meersseman, coordinatore sanitario, si occuperà solo di ricerca e sviluppo di Milan Lab. Il medico sociale Massimo Manara ha rassegnato le dimissioni, il prossimo supervisor dell'area medica sarà Gianluca Melegatti, medico della nazionale di rugby.

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