Picasso e Matisse rubati dal museo
Cinque opere per 100 milioni di euro
Dalla galleria spariti anche "La donna con il ventaglio" di Modigliani, un Braque e un Léger. Il ladro è entrato da un vetro poco prima dell'alba. La brigata repressione del banditismo è incaricata delle indagini
PARIGI - C'era un vetro rotto e un lucchetto tranciato stamattina al Museo di arte moderna di Parigi (Musée d'art moderne de la Ville de Paris). Il peggio però aspettava i responsabili della galleria all'interno. Dal palazzo durante la notte, forse poco prima dell'alba, sono stati rubati cinque capolavori: Picasso, Modigliani, Braque, Léger e un Matisse. A quanto si è appreso, la registrazione delle telecamere interne mostra un solo individuo entrare dalla finestra dopo aver rotto il vetro.
Nelle immagini filmate si vede infatti un uomo vestito di nero, con un passamontagna, che si aggira indisturbato nei corridoi, fra quadri e statue, dopo essersi introdotto da una finestra. Come prima cosa ha rotto un vetro non collegato al sistema d'allarme, poi ha segato l'inferriata, quindi ha tagliato un lucchetto con le pinze. Poi, sempre da solo, si è impadronito delle cinque tele tagliandole una a una con il classico metodo del taglierino, usato con perizia e cautela. Le tele sono state poi arrotolate e infilate in un borsone di tela che il ladro aveva a tracolla. In breve, il museo è tornato nel silenzio e nell'oscurità senza che nessun allarme suonasse.
Il valore totale delle opere trafugate dal museo del 16esimo arrondissement è stato stimato tra i 90 e 100 milioni di euro. Le indagini sono state affidate alla brigata repressione del banditismo (Brb). La polizia ora dovrà cercare di ritrovare "L'olivier près de l'Estaque" di Georges Braque, "Nature morte aux chandeliers" de Fernand Lèger, "La Pastorale" di Matisse, "La donna con il ventaglio" di Modigliani, che era nella sala 8 del museo, dedicata alla scuola di Parigi, e "Le pigeon aux petits pois" di Pablo Picasso, ben in vista nella sala 1, dedicata al cubismo, dove si trovano anche capolavori di Matisse, Braque e Léger.
"E' stupido rubare quadri così, si tratta di imbecilli e basta", ha detto Pierre Cornette de Saint-Cyr, commissario delle esposizioni del Palais de Tokyo, l'edificio parigino destinato all'arte contemporanea in cui sorge il Museo d'Arte Moderna. "Con quadri del genere non ci si può fare niente - ha detto Cornette de Saint-Cyr - tutti sono già al corrente, i siti Internet sono già pieni di notizie e immagini. Nessuno può pensare di vendere questi quadri, per questo dico che è stupido rubarli. A meno che non si voglia fare un ricatto alle assicurazioni. Ma io sono convinto che li ritroveremo. Con quadri del genere è così, è successo con L'Urlo di Munch". Per il critico d'arte Vittorio Sgarbi i ladri "chiederanno un riscatto, piazzare o vendere queste opere è impossibile".
I furti di quadri di grandi maestri avvengono regolarmente, sottolineano i media francesi. A dicembre scorso era stato rubato un Degas dal Museo Cantini di Marsiglia, mentre a gennaio avevano preso il volo, da una proprietà di La Cadière d'Azur nella regione di Var, una trentina di opere, tra le quali anche un Picasso. Il sindaco della capitale francese, Bertrand Delanoe, ha detto che per ora il museo resterà chiuso.
Nelle immagini filmate si vede infatti un uomo vestito di nero, con un passamontagna, che si aggira indisturbato nei corridoi, fra quadri e statue, dopo essersi introdotto da una finestra. Come prima cosa ha rotto un vetro non collegato al sistema d'allarme, poi ha segato l'inferriata, quindi ha tagliato un lucchetto con le pinze. Poi, sempre da solo, si è impadronito delle cinque tele tagliandole una a una con il classico metodo del taglierino, usato con perizia e cautela. Le tele sono state poi arrotolate e infilate in un borsone di tela che il ladro aveva a tracolla. In breve, il museo è tornato nel silenzio e nell'oscurità senza che nessun allarme suonasse.
Il valore totale delle opere trafugate dal museo del 16esimo arrondissement è stato stimato tra i 90 e 100 milioni di euro. Le indagini sono state affidate alla brigata repressione del banditismo (Brb). La polizia ora dovrà cercare di ritrovare "L'olivier près de l'Estaque" di Georges Braque, "Nature morte aux chandeliers" de Fernand Lèger, "La Pastorale" di Matisse, "La donna con il ventaglio" di Modigliani, che era nella sala 8 del museo, dedicata alla scuola di Parigi, e "Le pigeon aux petits pois" di Pablo Picasso, ben in vista nella sala 1, dedicata al cubismo, dove si trovano anche capolavori di Matisse, Braque e Léger.
"E' stupido rubare quadri così, si tratta di imbecilli e basta", ha detto Pierre Cornette de Saint-Cyr, commissario delle esposizioni del Palais de Tokyo, l'edificio parigino destinato all'arte contemporanea in cui sorge il Museo d'Arte Moderna. "Con quadri del genere non ci si può fare niente - ha detto Cornette de Saint-Cyr - tutti sono già al corrente, i siti Internet sono già pieni di notizie e immagini. Nessuno può pensare di vendere questi quadri, per questo dico che è stupido rubarli. A meno che non si voglia fare un ricatto alle assicurazioni. Ma io sono convinto che li ritroveremo. Con quadri del genere è così, è successo con L'Urlo di Munch". Per il critico d'arte Vittorio Sgarbi i ladri "chiederanno un riscatto, piazzare o vendere queste opere è impossibile".
I furti di quadri di grandi maestri avvengono regolarmente, sottolineano i media francesi. A dicembre scorso era stato rubato un Degas dal Museo Cantini di Marsiglia, mentre a gennaio avevano preso il volo, da una proprietà di La Cadière d'Azur nella regione di Var, una trentina di opere, tra le quali anche un Picasso. Il sindaco della capitale francese, Bertrand Delanoe, ha detto che per ora il museo resterà chiuso.
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