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22 mag 2010

Inter: sale la febbre per la finalissima

MADRID, 20 maggio 2010 - La terra promessa è qui. Da settembre le squadre di mezza Europa lottano per arrivare a Madrid, sede designata della finale. Le due che ce l'hanno fatta, Inter e Bayern, hanno visto oggi la loro prima giornata nella capitale spagnola, preparando il grande appuntamento di sabato ma anche cercando di fare gruppo, di isolarsi da un contorno di voci che potrebbe turbare soprattutto i nerazzurri, visto che al centro dei rumours c'è il tecnico Mourinho. Il fatto che il presidente Moratti, arrivato alle 22.30 nella capitale spagnola, abbia laconicamente spiegato "su Mourinho non ci sono novità" è una notizia che solo gli ottimisti a oltranza possono leggere positivamente.
Inter: sale la febbre per la finalissima
INTER BLINDATA — Non è un caso quindi che sia proprio l'Inter la squadra che ha blindato di più il suo soggiorno madrileno. Nei piani del tecnico oggi la squadra sarebbe dovuta essere ancora a Milano, poi hanno prevalso i timori per le nubi del vulcano islandese. Zanetti e compagni si sono così svegliati all'hotel Mirasierra Suites, sede normalmente dei ritiri del Real Madrid. E lì praticamente sono rimasti per tutta la giornata, fino all'allenamento delle cinque.

STANZE — Le stanze dei giocatori sono al nono piano, qualcuno ha approfittato della piscina, pochi quelli che sono usciti per fare una passeggiata. Toldo e Orlandoni sono stati visti fuori dalla hall, Sneijder è apparso a bordo di una Volvo nera che si è fatto portare da un amico. Poi tutti in bus verso Valdebebas, dove la squadra si è allenata. Il centro sportivo del Real Madrid, fuori città, era off-limits per tutti, i guardiani non facevano nemmeno avvicinare le telecamere ai primi cancelli.

PROCLAMI — Mourinho ha così ottenuto la privacy che voleva: domani la seduta sarà invece aperta al pubblico. Il tecnico portoghese ha fatto aggiungere sul sito dell'Inter una sua frase in cui annuncia il desiderio di vincere per i nerazzurri: "La Champions è la competizione più prestigiosa del mondo, tutti la vogliono vincere ma non tutti possono farlo. Io la voglio vincere per l'Inter. Sarei davvero felice se come allenatore potessi aiutare i giocatori e dare il mio piccolo contributo per raggiungere questo obiettivo". In serata rientro in albergo (dove li aspettavano qualche decina di tifosi, per lo più italiani residenti a Madrid), cena e tanto tempo libero. Cambiasso nei giorni scorsi aveva ironizzato: "Se stiamo tre giorni a Madrid Eto'o potrà raccontarci non solo le due finali, ma tutta la sua carriera".


BAYERN IN NOTTURNA — Il Bayern, invece, è arrivato a Madrid in mattinata, e si è sistemato all'Eurostars Tower hotel, all'interno di un grattacielo di un gruppo di quattro. Robben si è presentato in una conferenza stampa dell'antivigilia. La squadra è poi rimasta nella struttura fino a sera: allenamento alle 20.30, anche questo chiuso a pubblico e stampa, anche questo alla Ciudad Real Madrid. Ad attenderlo una famigliola ispano-tedesca vestita da capo a piedi (padre, madre, figlia, figlio) con indumenti del Bayern. Ma non c'è stato modo di intenerire le guardie di sicurezza. Da domani il numero di tifosi aumenterà per entrambe le squadre. E con loro salirà anche la tensione.

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