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13 mag 2010

Inchiesta G8: la lista di Anemone fa tremare i vip

Tanti, tantissimi, i nomi nella lista segreta delle «attività» dell'imprenditore Diego Anemone arrestato nell'inchiesta sugli appalti del G8 insieme al provveditore alle opere pubbliche, Angelo Balducci. E proprio quest'ultimo sarebbe in possesso di una copia analoga del documento con i nomi in chiaro o in codice dei politici, dei ministri, degli amici degli amici. E le vie e gli indirizzi di non meglio precisati interventi. Che per gli inquirenti potrebbero celare ristrutturazioni di favore, affari da tenere nascosti, cortesie e «omaggi» da distribuire ai potenti. Di certo, i nomi su quella lista bastano a evocare una rete di relazioni a 360 gradi: dai servizi segreti al Vaticano, dai funzionari pubblici ai giornalisti.

Un lunghissimo file che copre il periodo 2003/2008, anno nel quale il memorandum è stato sequestrato ad Anemone dalla Guardia di finanzia durante una visita fiscale. Dopo un lungo periodo passato nel dimenticatoio, la «bomba» dell'inchiesta fiorentina-perugina sugli appalti per i grandi eventi l'ha fatto tornare fuori. E ora su quella lista sono al lavoro gli investigatori. Che stanno sviscerando il sistema degli appalti diventato di competenza esclusiva della ben nota cricca, incrociando le «operazioni» già accertate con quelle note, scarne ma considerate «altamente significative». Con la doverosa premessa che ancora non è chiaro a quali operazioni nello specifico quelle note siano riferite, ecco i nomi che l'imprenditore considerato il «dominus» del sistema gelatinoso aveva ritenuto necessario mettere nero su bianco.

Tra i primi interventi datati «2003», c'è il nome dell'ormai ex ministro Claudio Scajola. «(2003-101) Scajola via Barberini 38/via del Fagutale». Il politico di Imperia emerge poi altre volte, nel 2004 sia con l'annotazione «via del Fagutale Colle Oppio» che con «via Barberini 38 Impianto Elevatori» (niente nome, stesso indirizzo), e ancora nel 2005 quando Anemone segna in lista «Ministero attività produttive via Molise ufficio Scajo». Al vaglio degli inquirenti anche una Fabiana che gli investigatori vogliono capire se corrisponda all'identità dell'ex segretaria di Scajola, Santini, ora assessore in Regione Lazio: «Appartamento Fabiana» e «Fabiana F.I.» (2003), «Fabiana via Menotti 24» (2007). Al Giornale, la Santini ha negato qualsiasi coinvolgimento negli affari di Anemone.

C'è poi più di un riferimento all'ex presidente del Senato e vicepresidente del Csm Nicola Mancino. Nel 2003 l'elenco recita «Mancino Chiara Corso Rinascimento», riferendosi alla figlia del politico. Nel 2005 riporta «Mancino via Arno corso Rinascimento via Adda». Quanto alla casa di corso Rinascimento, già all'onore delle cronache per un'inchiesta sulle case «svendute» ai politici, l'intervento di Anemone potrebbe essere stato commissionato dai servizi segreti per «blindare» la casa dell'inquilino eccellente. Che poi l'ha comunque venduta. Anche Bertolaso è molto citato. Nel 2003 Anemone annota «via Giulia Bertolaso» come quinta operazione dell'anno, poi «Bertolaso» come 19ª e nel 2004 la quinta operazione è «Via Bellotti Bon 2 via Giulia Bertolaso». Frequenti i riferimenti alla Protezione civile: «Ufficio via Ulpiano», «Implementazione via Vitorchiano».

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