Bertolaso: «Forse mi sono fidato troppo»
E Letta: «Nessuno speculatore all'Aquila»
Il capo della protezione civile: che vergogna dopo le parole di chi voleva lucrare sul terremoto
Guido Bertolaso, sottosegretario alla protezione civile (Ansa) |
«NON SONO SERENO» - «Io ero pronto a chiarire fin dal primo istante questo grandissimo equivoco - ha detto ancora Bertolaso al telegiornale di Mediaset -, ho tutti gli elementi per dimostrare la mia correttezza; purtroppo temo che i tempi si allungheranno molto e questo mi impedirà di chiarire e di tornare con la serenità che mi serve al lavoro che stavo facendo». Non solo: «Le intercettazioni - si è lamentato Bertolaso - dovrebbero essere segrete, io non ho avuto accesso a questo genere di documentazione, poi leggo sul giornale di tutto di più, intercettazioni che mi vorrebbero coinvolto in festini, in orge, in tutta una serie di comportamenti che dovrebbero favorire alcune imprese rispetto ad altre. Dopo anni di duro lavoro per cercare di dare l'esempio e mantenere un comportamento rigoroso da servitore dello Stato, francamente mi sembra umiliante».
Gianni Letta (Ansa) |
BOTTA E RIPOSTA BERLUSCONI E GIUDICI - «Non rispondo a nessuno. Io faccio il mio lavoro». Taglia corto Giuseppe Quattrocchi, numero uno della procura che coordina l'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi e che ha tra gli indagati Guido Bertolaso. A Quattrocchi i giornalisti chiedevano conto delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, che giovedì ha attaccato duramente i pm che indagano sul caso Bertolaso. «Si vergognino» aveva detto il presidente del Consiglio. Parole alle quali il procuratore capo di Firenze non ha voluto replicare. «Non rispondo a nessuno. Io faccio il mio lavoro» ha detto Quattrocchi. «Berlusconi dica le sue cose», ha aggiunto.
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