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1 dic 2009
Le 25 persone più intelligenti del decennio
Le 25 persone più intelligenti del decennio secondo Tina Brown
NEW YORK – Le 25 persone più intelligenti del decennio? Se credete a questo tipo di classifica – e l’America del 2009 sembra crederci anche troppo – potete visitare l’influente sito The Daily Beast dell’anglo-americana Tina Brown, che ha riunito un singolare ed eterogeneo gruppo di 40 esperti – tra cui la preside di Harvard Drew Faust e quello di Yale Rick Levin; i magnati dei media David Geffen e Mort Zuckerman, i columnist conservatori Christopher Buckley e Peggy Noonan – chiedendo loro di nominare i geni del decennio.
“Il decennio che volge al termine è stato tra i peggiori della storia”, premette il Daily Beast, “contrassegnato da un tragico attentato terroristico, da una crisi finanziaria di dimensioni epiche, e da innumerevoli faide partitiche nel mezzo”. Ma la Brown ci invita a non disperare: “C’è stata anche tanta intelligenza”, assicura, “genialità di pensiero che ha trasformato il business, la politica, l’informazione e la medicina”.
Peccato che, come al solito, la lista sia molto americano-centrica. Ben 19 su 25 “geni”, sono infatti cittadini Usa. Dagli onnipresenti Steve Jobs e Hillary Clinton al Generale David Petraeus, dal creatore di videogiochi Will Wright ai fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin, e da Jimmy Wales - cofondatore di Wikipedia - a Steven Chu, segretario americano per l'energia e premio Nobel per la fisica nel 1997.
Tra gli ‘extracomunitari’ c’è un egiziano - Ayman al-Zawahiri, il temutissimo leader di Al Quaeda – un iraniano - Nouriel Roubini, docente di economia alla Stern School of Business e consigliere del Dipartimento del Tesoro Usa – un indiano - Manmohan Singh, presidente indiano – un bengalese - Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank – un ghaniano - Kwame Anthony Appiah, professore di filosofia alla Princeton University e un australiano - Elizabeth Blackburn – docente di biologia all’Università della California, e Premio Nobel per la medicina nel 2009 per le sue ricerche sul cancro.
Mentre gli europei sono completamente assenti, le donne sono cinque: la blogger Arianna Huffington, Elizabeth Warren, Professore alla Harvard Law School e capo dell’ente federale che supervisiona le banche incluse nel bailout, Jacqueline Novogratz, fondatrice e CEO dell’Acumen Fund, che si propone di risolvere la povertà globale con un approccio imprenditoriale e infine Elizabeth Blackburn e Hillary Clinton.
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