«Niente bimbi al bar»,
Il presentatore, con moglie e figli, voleva prendere un aperitivo: «Non hanno diritto di selezionare i clienti»
Della serie non è poi così famoso!
ROMA — «No children please ». Almeno non al cocktail bar di Porto Cervo. E, per favore, non in piena stagione. In vacanza sulle coste sarde, con la moglie Laura Gabrielli, e i figli di quattro e cinque anni (più il pupo di undici mesi, in albergo con la tata) il conduttore del Sabato e Domenica estate di Raiuno, Massimiliano Ossini, aveva voglia di un aperitivo prima di cena. Erano le diciannove di mercoledì sera, i locali erano ancora semivuoti e, dice Ossini: «Mio figlio, il più grande, voleva un'aranciata».
Abbronzata, serena e assetata la famiglia in vacanza si dirige al «Coast Music Bar», nel cuore di Porto Cervo «sotto la famosa piazzetta, tra i ginepri davanti al mare». Quand'ecco che il cameriere li ferma sulla porta, facendosi scudo umano davanti ai tavolini. Quindi con garbata determinazione fa: «Ci spiace ma non potete entrare».
Racconta il conduttore di Raiuno: «Io e mia moglie ci siamo scambiati uno sguardo confuso e io, un po' irritato, ho chiesto il perché. A quel punto lui aggiunge una frase che suona come la spiegazione definitiva 'La politica del locale non ammette bambini' ». Così. Il «Coast Music Bar» ieri non era telefonicamente raggiungibile ma da una struttura alberghiera gemellata, confermano che «i bambini non possono accedere al 'Coast', è vero, ma si tratta di un'eccezione, dovuta forse alla presenza della musica, non sappiamo. Possiamo solo dire che non è una politica diffusa in tutta Porto Cervo».
Fatalità, il conduttore di Raiuno ha il pallino dei diritti del consumatore («Ma come anche a Linea Verde abbiamo denunciato la vicenda del locale che aveva cacciato una madre che allattava...» si chiede sgomento Ossini) e così ha domandato perfino alle forze dell’ordine se il trattamento ricevuto fosse diffuso e censurato: «Ho ricevuto conferma che un esercizio aperto al pubblico non può selezionare i clienti da far entrare e poi, parliamoci chiaro, un bicchiere di acqua minerale viene cinque euro. Preso al banco il giorno prima. Mi pare eccessivo». L'estate, par di capire, è troppo breve per i locali di uno dei centri turistici più lussuosi d’Italia ed ecco che, qualche imprenditore si sforza di ottimizzare: «Certo io capisco che con un bicchiere di aranciata si guadagna meno che con un cocktail, però..» chiosa Ossini. Irritato annuncia: «Intendo parlarne nella mia trasmissione».
Nel frattempo, i bambini in albergo, lui e sua moglie hanno optato per un sushi restaurant a cena. Forse la serata non era quella giusta ma, anche lì, Ossini ha dovuto incassare il colpo: «Un conto da duecentocinquanta euro per due portate di sushi e un antipasto non ordinato. Tutto, guardandosi bene dal portarci il menù, pur richiesto».
corriere
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