Ecco i punti principali della tattica spiegata da Giovanna Combatti, per fare della formazione dell'uomo, la strategia vincente dell'azienda:
"(qui trovate l'intero articolo .pdf)."
- Correre il rischio di inserire persone anche più brave di te,
- Mantenersi attrattivi, creando un luogo di lavoro forte,
- Dimenticarsi di guardare alle attività formative come momenti sottratti al lavoro
- fare in modo che ognuno abbia un proprio piano di sviluppo personale,
- mantenere al primo posto delle nostre priorità il formare e sviluppare se stessi, prepararsi in continuazione,
- definire molto chiaramente cosa do e cosa voglio ricevere dai collaboratori
- lasciare, anzi fare in modo, che le persone facciano la "loro" differenza in azienda,
- guardare alle combinazioni che la diversità può offrire e osservare la ricchezza che ne esce,
- Sviluppare e organizzare formazione tenendo conto della composizione della popolazione aziendale
Nell'articolo originale troverete un 10 punto:"decidere di fare formazione sui punti di forza lasciando perdere quelli deboli", l'ho eliminato dalla lista perchè non concordo. E' importante formare persone che abbiano la capacità di spaziare trasversalmente sulle cose, avendo poi le loro attitudini personali più marcate. Quindi investire in formazione su tutti i punti favorisce il mutuo controllo e le cross fertilizzazioni, le chiamerei, ossia ognuno influenza l'altro su tutto, portando ancora più ad esaltarsi il punto 8, Le Sinergie.
La chiarezza nel pretendere e nell'offrire, fa la base di ciascun successo aziendale, senza il quale le piccole ombre quotidiane rischiano di rovinare i risultati ottenibili.
Puntare sulle capacità individuali, esaltandole e unendole per creare sinergie, premiando in una ideale meritocrazia le imprese di ciascuno. Sembra emergere queste dai punti sopra, e io non posso che applaudire.
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