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25 ott 2007

La verità!


La verità è una cosa soggettiva.
Purtroppo alcuni eventi che hanno sconvolto il nostro mondo, necessitano una spiegazione, altrimenti sono terribili e ancor peggiori nelle conseguenze.
Riporto allora un breve passo di una conferenza stampa (qui), non parlerò di nulla e non aggiungerò alcunché a quello scritto.
Tutto questo deve però avere una risposta!


"Zero - Inchiesta sull'11 settembre è un documentario prodotto da Giulietto Chiesa e realizzato da Franco Fracassi e Francesco Trento, che racconta tutti gli elementi contraddittori emergenti in quella che è ancora oggi considerata la versione ufficiale riguardo agli attentati dell'11 settembre, redatta da una speciale Commissione d'Indagine e diffusa dagli uffici stampa della Casa Bianca. Svelando retroscena inquietanti, ma senza mai giungere ad affrettate quanto compromettenti conclusioni, Zero mostra di essere un'opera seria, oggettiva e coinvolgente, che al suo interno vede anche la piacevole collaborazione, in veste di commentatori, di Lella Costa, Moni Ovadia e del premio Nobel Dario Fo. Il film è stato presentato all'ultima Festa del Cinema di Roma dagli stessi autori ed è stato salutato dai lunghissimi e calorosi applausi di una sala gremita di persone.

R@: A che punto siamo nella ricerca di questa terza verità?
Franco Fracassi: Credo che la nostra sia l'inchiesta più approfondita sull'argomento, sia per documenti trovati che per quantità di dati raccolti. Si stanno scoprendo molte cose, ma allo stesso tempo si sta scremando anche tutto quello che è leggenda metropolitana e ci si sta incanalando su una strada giusta. Certo, non dovrebbe essere nostro compito fare questo, sono le autorità americane che dovrebbero occuparsene, ma non lo fanno. Per questo credo che ci vorrà ancora molto tempo per poter giungere ad una verità, basti pensare all'assassinio di Kennedy, che è ancora senza colpevole.
Giulietto Chiesa: L'ultimo sondaggio d'opinione ha decretato che il 50,7% degli americani non crede alla versione ufficiale e chiede la riapertura dell'inchiesta. A questo punto, noi che siamo stati sempre definiti come anti-americani possiamo finalmente dire di stare dalla parte della maggioranza. Lo stato in cui si trova l'opinione pubblica è comunque qualcosa di deplorevole, perché se è vero che sono molti i diffidenti nei confronti della versione ufficiale, è anche innegabile che nessuno ha una chiara idea di quello che è successo e questo è grave. Abbiamo cercato dei punti in cui la versione ufficiale non sussisteva di fronte alla verità dei fatti: ci siamo accorti che i fatti cosiddetti "ufficiali" non convergevano o comunque contrastavano l'evidenza materiale delle cose. È ormai innegabile, e non ho paura di dirlo, che l'amministrazione Bush ha mentito a tutto il mondo quando ha scatenato la guerra in Iraq.
"

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