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11 mar 2013

Gli scapoli d'oro di «Forbes» La guida ai magnifici dodici

L'IDENTIKIT



Il più giovane è il tedesco Albert von Thurn und Taxis, il più ricco è
il rampollo della dinastia della birra. Fortuna spesso ereditata

Alejandro Santo Domingo Davila
MILANO - Come sposare un miliardario? Non è la riedizione aggiornata
del vecchio film con Marilyn Monroe, Lauren Bacall e Betty Grable, ma
la constatazione, sessanta anni dopo, che per molti uomini quello
resta evidentemente ancora l'obiettivo di molte donne. Così Forbes si
è presa la briga di setacciare la sua classifica e ha compilato la
selezione dei magnifici scapoli miliardari. Sottinteso: ancora da
sposare. Almeno sappiamo da dove cominciare, l'aggancio è compito
nostro.
Per par condicio (o quote rosa) qualcuno chiederà: e le miliardarie da
sposare? In un mondo ancora dominato dagli uomini, probabilmente fanno
meno notizia. Anche perché spesso le fortune sono ereditate dai papà,
e in questo caso le fanciulle tendono a sposarsi presto. Con altri
miliardari, ça va sans dire. Come è successo a Delphine Arnault, erede
dell'impero del lusso Lvmh e, con il padre Bernard e il resto della
famiglia, decima fortuna mondiale (29 miliardi di dollari). Nel 2005
Delphine ha portato all'altare il rampollo degli spumanti Alessandro
Vallarino Gancia, dal quale ha però divorziato piuttosto rapidamente e
oggi, si mormora a Parigi, farebbe coppia con Xavier Niel, che è
proprio uno degli uomini d'oro ancora senza la fede al dito.

Gli scapoli d'oro - il che non implica essere sprovvisti di aspirante
fidanzata o simili - sarebbero dodici, calcola Forbes . Età media di
39 anni e patrimonio complessivo pari a 40 miliardi e mezzo. Il più
giovane? Albert von Thurn und Taxis, 29 anni e 1,5 miliardi di
patrimonio netto. È un principe e per professione corre in macchina.
La prima volta che ha debuttato nella classifica di Forbes aveva
appena 8 anni, perciò deve averci fatto l'abitudine. Insomma, un
figlio di papà. Come Scott Duncan, 30 anni e una ricchezza da 5,1
miliardi ereditata con il passaggio della partecipazione paterna nel
gruppo dell'energia Enterprise Products Partners.
Il più maturo? Nicolas Berggruen, 51 anni, ma non li dimostra. È
vegetariano, non beve alcolici e a tavola ordina solo acqua Fiji.
Figlio di un collezionista d'arte, ha creato un gruppo che spazia dal
retail (Karstadt) fino all'editoria (Prisa con El País ). Usa la
ricchezza accumulata (2 miliardi) per cercare di salvare la California
dalla bancarotta, l'Europa dall'involuzione, il mondo dall'implosione
con il pensatoio che porta il suo nome. Tra i suoi pallini c'è il tema
della governance, che è diventato un libro scritto insieme a Nathan
Gardel e pubblicato l'anno scorso.

I selfmade men provengono per lo più dal mondo tecnologico. Jack
Dorsey, 36 anni e 1,1 miliardi, ha fondato Twitter e Square, due delle
società più popolari della Silicon Valley. La fotomodella inglese Lily
Cole, lo avrebbe agganciato con un tweet. Eduardo Saverin, 30 anni, ha
collaborato a lanciare Facebook, di cui è diventato il primo direttore
finanziario. Dopo la rottura con Mark Zuckerberg, è uscito dal social
network con il 5% del capitale, che oggi vale 2,2 miliardi. Per pagare
meno tasse ha rinunciato alla cittadinanza americana ed è emigrato a
Singapore, dove si incontra spesso al Filter, il nightclub più
costoso. Yoshikazu Tanaka, 36 anni, giapponese e 1,8 miliardi di
patrimonio, è entrato nel club dei Paperoni grazie a Gree, la società
di social gaming su mobile fondata nel 2004 e quotata in Borsa. Teddy
Sagi, 41 anni, invece ha fatto fortuna (1,8 miliardi) con Playtech,
una società quotata a Londra che produce software per i siti online di
gioco d'azzardo. Secondo le cronache possiede la casa più costosa
d'Israele, pagata 35 milioni di dollari. Tra le sue «fiamme» figura
Bar Refaeli, mentre ora esce con Miss Isreael, Yael Nizri. Xavier
Niel, 45 anni e 6,6 miliardi di patrimonio, è il più grande azionista
privato del gruppo di telecomunicazioni francesi Iliad, casa madre di
Free, l'operatore mobile e provider di Internet da lui fondato.

La old economy è rappresentata da Alejandro Santo Domingo Davila, 36
anni e 11,7 miliardi di patrimonio, che è l'erede del secondo gruppo
mondiale della birra (SABMiller), per il quale lavora dopo aver preso
una laurea in storia ad Harvard. Tra i suoi appeal? Possiede un'isola
nei Caraibi (Baru), vicino a Cartagena. Tor Peterson, 48 anni e 2,3
miliardi di patrimonio, si occupa invece di materie prime: ha lasciato
la California per guidare dalla Svizzera il gigante del carbone
Glencore International.

Il miglior partito potenziale? Probabilmente Richard Li, 46 anni e 1,9
miliardi di patrimonio, visto che suo padre Li Ka Shing è l'uomo più
ricco in Asia con una ricchezza valutata 31 miliardi (del suo impero
fa parte tra l'altro il gruppo di tlc Hutchison Whampoa). Nel '91 Li
grazie a un prestito paterno di 125 milioni ha lanciato la tv
satellitare StarTV, rivenduta 5 anni più tardi a Rupert Murdoch per
950 milioni. E' proprio durante una visita alla tv con base a Hong
Kong, che il boss di News Corp è stato acchiappato da una giovane e
rampante Wendi Deng, poi diventata la sua terza moglie.

Il meno ricco degli scapoli d'oro risulta invece il greco Stelios
Haji-Iaonnou, 46 anni e 1,05 miliardi di patrimonio, accumulato grazie
a EasyGroup, che oltre a controllare la compagnia low cost EasyJet da
lui fondata, ha partecipazioni che spaziano dalle catene alberghiere
agli Internet caffè.

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