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7 mag 2012

Il mistero dei cerchi nel campo di grano «Macchine? Non ci sono segni di uscita»


La segnalazione di alcuni residenti. «Sono segni di energia»

MILANO - I cerchi nel grano ritornano nella periferia di Milano. Domenica mattina sono inspiegabilmente comparsi dei buchi in un campo di frumento a Cassano D'Adda, un paese a cavallo tra le province di Milano e Bergamo. Già nel maggio 2010 e nel giugno 2011 si erano verificati episodi simili nei Comuni di Masate e Basiano, che distano pochi chilometri da Cassano. Si trattava di 13 disegni circolari in successione, nitidi, del diametro di circa 5 metri. Questa volta, invece, alcune sagome sembrano delle "virgole", altre hanno una forma allungata con delle rientranze. Problematico pensare a un intervento umano con macchine da lavoro, perché sembra non esistere né un punto di ingresso né una via d'uscita. I confini sembrano nitidi, intonsi.

I cerchi trovati nei campi (Newpress)I cerchi trovati nei campi (Newpress)
L'ENERGIA - Tra le prime a segnalare il fatto c'è la signora Carla, insegnante di Qi Gong: «Ritengo che la forma "a virgola" di alcuni cerchi sia riconducibile a una lettera dell'alfabeto ebraico, lo Yod. È un segno molto potente che rappresenta il gancio che Dio ci lancia per tirarci su verso di lui», spiega. Secondo la dottrina del Qi Gong, che è la base delle arti marziali, questi cerchi nel grano sarebbero dotati di un'energia potentissima. Perciò Carla e i suoi compagni non hanno perso tempo e hanno fatto una seduta spirituale proprio nel frumento. «Sfruttiamo l'energia pura rilasciata dalla traccia – chiarisce Marco Gigante dopo la meditazione –. È difficile spiegare a parole cosa si prova, perché è un'esperienza più spirituale che materiale». Prima di iniziare la seduta, Marco aveva un dolore causato da una tendinite, e dopo la meditazione si è subito sentito più carico. Sarà un caso? «Attribuisco alla meditazione questo effetto positivo, ma – continua – potrebbe anche essere un placebo. Non nego la praticità delle cose, ma credo perché sento dentro di me una potenza fisica».

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