ffetto coronavirus anche sulla classifica degli uomini più ricchi uomini del mondo. Jeff Bezos, fondatore di Amazon e quindi re delle vendite per posta, cioè via web senza muoversi da casa, ha superato di nuovo tutti nella graduatoria real time di Forbes, e in particolare è tornato primo davanti a Bernard Arnault, a capo del gruppo francese di fashion e lusso Lvmh, che perde così il vertice della classifica conquistato in gennaio e va al terzo posto dietro appunto a Bezos e Bill Gates, fondatore di Microsoft. La sfida Bezos-Arnault è in corso da tempo e sulle fortune dei due miliardari, che operano in settori molto diversi, sono ora influenzate dalle differenti strade di consumo e produzione globali imposte dal virus e dal timore che la diffusione nel mondo globalizzato possa avere effetti recessivi sull’economia mondiale.
Virus, moda e shopping
Come buona parte del settore del lusso anche il titolo Lvmh ha risentito dello stop cinese e il titolo, che a metà gennaio aveva raggiunto i 438 euro, è sceso sotto quota 400 a fine gennaio per riprendere poi un po’ di valore e viaggiare ora sui 410-412 euro. Amazon in Borsa ha invece beneficiato della frenata registrata da lusso e shopping «reale», soprattutto da parte dei cinesi che sono fra i principali acquirenti nel mondo: da fine gennaio l’azione ha guadagnato oltre il 10%.
Super ricchi e nazioni
E da un confronto sulle ricchezze di persone e nazioni, realizzato da LearnBonds, sito americano di informazione ed educazione economica, risulta che le 10 persone più ricche del mondo possiedono una fortuna pari a circa 858 miliardi di dollari, superiore al Pil dell’Arabia Saudita, 780 miliardi, che secondo il Fmi è 18esimo Paese al mondo, e di quello cumulato degli 85 Paesi più poveri, pari a 813,5 miliardi. E ciascun super-miliardario supera per ricchezza due terzi delle nazioni. Il confronto dice molto sull’attuale concentrazione della ricchezza e diffusione della povertà nel mondo globalizzato.
SoftWeb
La lista dei più ricchi, monitorata in tempo reale da «Forbes», è largamente composta da miliardari americani che, grazie anche ad azioni che conferiscono «superpoteri», controllano i gigante del web e del software. Corporation che a loro volta capitalizzano cifre che, se si sommano solo Apple, Microsoft, Amazon, Google e Facebook, superano la ricchezza di Giappone o Germania.
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Così il ceo di Amazon Jeff Bezos, che il 10 febbraio risulta il più ricco di tutti con un tesoro di 125,3 miliardi di dollari, è più ricco anche del Marocco, 58esimo per Pil nella graduatoria del Fmi. Bill Gates, fondatore di Microsoft, con 112,6 miliardi di dollari si posiziona vicino all’Ecuador, 59esimo. E anche la ricchezza di Bernard Arnault (con famiglia), che siede su 108 miliardi e ha in cassaforte il polo di lusso e moda Lvmh, supera di poco il Pil di Equador e Slovacchia.
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Warren Buffett, il quarto più ricco al mondo con 90 miliardi di dollari, è poco sopra al Prodotto nazionale della Repubblica Dominicana, 67esimo Paese al mondo con 89 miliardi. E un altro miliardario del fashion e della grande distribuzione, Amancio Ortega, fondatore di Zara, con 78 miliardi è più ricco dell’Oman. Così come il cofondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Scorrendo la classifica, si può vedere poi come Larry Ellison (Oracle) superi il Ghana, Carlos Slim il Myanmar e Larry Page, cofondatore di Alphabet (Google), la Tanzania.
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