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11 nov 2019

È il momento di prendere sul serio TikTok




Forse è venuto il momento di prendere sul serio TikTok. Secondo i dati pubblicati qualche giorno fa dal Financial Times, questo strano social network, fatto solo da video brevi e divertenti, ha raggiunto il miliardo di utenti e lo ha fatto più rapidamente di tutti gli altri: in appena tre anni dal lancio; Whatsapp ce ne ha messi sette, Facebook quasi nove.

A quota un miliardo TikTok appaia Instagram che per molti versi appare come il rivale naturale: per quanto diversi, i due social hanno molti punti in comune. Lo dice una ricerca condotta da Ghost Data per il Washington Post.


Il numero di post, la qualità delle interazioni, il ruolo degli influencer, sono molto simili. Quello che i dati non dicono è che alla base del successo c’è una certa insostenibile leggerezza dell’essere che però TikTok porta agli estremi.

Se Instagram infatti privilegia vanità e bellezza, qui siamo nel regno del cazzeggio puro (per averne un assaggio, sfogliate l’infinita serie di video che gli utenti stanno creando a partire dalla base mixata di Giorgia Meloni che grida “sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana”).

Anche se nell’ultimo trimestre la crescita degli utenti è un po’ rallentata, TikTok non sembra affatto un fenomeno passeggero. E’ un problema? Negli Stati Uniti ne sono convinti. Il democratico Chuck Schumer, che dal 1998 occupa il posto di senatore di New York, ha recentemente detto che TikTok è un problema di sicurezza nazionale e ha chiesto l’apertura di una inchiesta su come funzioni, visto che attorno c’è un alone di segretezza.

E qualche giorno dopo il governo americano ha aperto una indagine formale sull’acquisizione che la società che ha sviluppato TikTok, ByteDance, fece di Musical.ly, una app molto simile che aveva un buon successo nel mondo occidentale e che quindi ha trasferito su TikTok gli utenti che aveva.

Davvero una app cinese di video demenziali può costituire un rischio per le nostre democrazie? Mi pare francamente esagerato. Epperò TikTok non va sottovalutata e anzi va studiata meglio; soprattutto perché stiamo affidando il nostro tempo libero - anzi quello dei nostri figli - ad un club in cui si applicano sistemi di valori cinesi e la relativa censura di argomenti sgraditi. Provate a trovare un solo video sul movimento di protesta in corso da mesi ad Hong Kong. E poi riparliamone.

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