RrrVive in un furgone per cinque mesi l'anno. Raramente si trovano sue fotografie dove indossi una maglietta o un paio di scarpe. Petto nudo, capelli lunghi, barba incolta, fisico abbronzato e uno sguardo deciso, simpatico e sincero, ma sempre un po' assente, come se stesse pensando ad altro. Ad esempio, qualcosa in cui sentirsi a proprio agio e meditare muovendosi, crescendo, respirando l'essenza del minimalismo. In una parola, la natura.
Anton Kupricka, statunitense di origine ceca, è conosciuto a livello internazionale come il "Tarzan" dell'ultratrail. Una sorta di asceta tra i campioni di quelle durissime corse di oltre cento chilometri da concludere in tempi da supereroi.
A lui non interessano i grandi sponsor (che comunque lo sostengono abbondantemente e lo cercano), né i flash o la notorietà. Ciò che cerca è una totale fusione con l'ambiente di montagna e con quello che lo circonda, lontano dal caos delle città. Cime, boschi, foreste e ambienti impervi e incontaminati sono i suoi migliori amici. "Le montagne - dice il 33enne del Nebraska - sono un ambiente selvaggio e permettono di fare molte esperienze. Vivere in mezzo alla natura è una sfida quotidiana. Quando sei in montagna diventi, su quelle cime, un puntino insignificante e questo aiuta a capire qual è il nostro posto nel mondo".
Che fosse un tipo eccentrico, simile al protagonista del film "Into the wild", molti lo avevano già capito da quando era al college. L'ultratrailer americano iniziò a correre a 11 anni per partecipare a una gara di circa un miglio. Per questa competizione elaborò una sua speciale tecnica di allenamento, il "one mile per day training". Ad appena 12 anni partecipò alla sua prima maratona e da lì in poi la corsa diventerà la sfida della sua vita e superare i limiti la sua vocazione.
Da adolescente si trasferì in Colorado e, con poche risorse economiche, freuentò il college dormendo di nascosto sotto al letto di un amico o in bagno, perché non aveva isoldi sufficienti per pagare l'alloggio. In quel periodo Kupricka già correva, senza scarpe e senza maglietta, almeno trenta miglia al giorno. Consumava energie e la sera, per rifocillarsi, elemosinava pane e carboidrati davanti alle panetterie.
Oggi l'ultratrailer è un campione, ma d'estate per cinque mesi all'anno vive in un furgone di appena 45 metri quadrati, da solo, tra le montagne del Colorado. Tutto l'anno si allena, corre, cammina, scala le cime più ricciose o va in bici. "Ho l'impressione che la maggior parte dei runner abbia bisogno di attrezzature sempre più tecniche - ammette - per me la corsa in montagna deve essere più naturale. Ci vuole semplicità, basta essere preparati e presenti di testa". Poi, per carità, una giacca anti-vento e qualche indumento per le condizioni più critiche servono sempre.
Ma è con la sua semplicità che Anton Kupricka, l'eccentrico del running, il Tarzan dell'ultra trail, ha conquistato le vittorie di gare come il Miwok 100, la Lavaredo Ultra Trail, l'Estes Park Marathon o l'High Mountain 50k.
Da adolescente si trasferì in Colorado e, con poche risorse economiche, freuentò il college dormendo di nascosto sotto al letto di un amico o in bagno, perché non aveva isoldi sufficienti per pagare l'alloggio. In quel periodo Kupricka già correva, senza scarpe e senza maglietta, almeno trenta miglia al giorno. Consumava energie e la sera, per rifocillarsi, elemosinava pane e carboidrati davanti alle panetterie.
Oggi l'ultratrailer è un campione, ma d'estate per cinque mesi all'anno vive in un furgone di appena 45 metri quadrati, da solo, tra le montagne del Colorado. Tutto l'anno si allena, corre, cammina, scala le cime più ricciose o va in bici. "Ho l'impressione che la maggior parte dei runner abbia bisogno di attrezzature sempre più tecniche - ammette - per me la corsa in montagna deve essere più naturale. Ci vuole semplicità, basta essere preparati e presenti di testa". Poi, per carità, una giacca anti-vento e qualche indumento per le condizioni più critiche servono sempre.
Ma è con la sua semplicità che Anton Kupricka, l'eccentrico del running, il Tarzan dell'ultra trail, ha conquistato le vittorie di gare come il Miwok 100, la Lavaredo Ultra Trail, l'Estes Park Marathon o l'High Mountain 50k.
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