Il rapper sudcoreano agli studenti: l'exploit mi ha sopraffatto
«La musica unisce. Il pubblico non conosce i testi, ma è felice»
Park Jae-sang (Ap)
«È così strano», lo ha ammesso lui stesso. Psy ad Harvard. Il rapper
sudcoreano del Gangnam Style, e ora della nuovaGentleman, nel
prestigioso ateneo della Ivy League americana. Dalle cavalcate sugli
sfondi più improbabili di un videoclip dei record, visto oltre un
miliardo e mezzo di volte su YouTube, alla più antica istituzione
universitaria d'America, in un'aula che è una chiesa decorata, con
un'aquila dorata come leggio. Gli studenti, un migliaio, hanno accolto
il rapper con applausi e urla, come si addice a una star del pop. E
Psy non ha mancato di accennare ai classici del suo repertorio,
inclusi i passi di Gangnam, con le mani come tenessero briglie. Ma era
lì per tenere una lezione sul successo, su quello della sua canzone in
particolare.
LA LEZIONE - Un successo inaspettato, che l'ha sopraffatto, uno «choc»
l'ha definito Park Jae-sang, in arte Psy, certo che non ripeterà più
l'exploit. Gentleman, comunque, ora conta oltre 300 milioni di viste
su YouTube. «Ma Gangnam Style non era normale, è stato un caso e i
casi non accadono sempre». Ma di certo è stato un caso internazionale
quello partito da Seul, diffuso in tutto il mondo, ballato
dall'artista dissidente cinese Ai Weiwei, mentre il presidente Usa
Barack Obama pochi giorni fa scherzava con la presidente sudcoreana
Park Geun-hye: «Non sa come sono bravo a ballare il Gangman Style!».
Perché la musica unisce: «Oltre le divisioni linguistiche - spiega Psy
-. Sono così orgoglioso. Nei mie concerti il pubblico non conosce i
testi, ma la folla sembra così felce». E a proposito di spettacoli, ha
raccontato le prove con Madonna: è rimasto sorpreso quando la star
americana gli ha detto che poteva toccare il suo corpo ovunque mentre
erano sul palco.
«MI CHIAMAVANO WWF» - Parlando ai ragazzi, la star di Seul ha
ricordato gli anni in cui studiava economia a Boston, quando guardava
da lontano Harvard, con meraviglia. L'ambiente accademico non gli ha
fatto passare la voglia di scherzare. Sui suoi risultati universitari,
innanzitutto: «Mi chiamavano Wwf: withdrawal, withdrawal, failure»
(ritirata, ritirata, fallimento).
LA COREA - Il professore Alexander Zahlten ha presentato Psy come una
personaggio internazionale che ha saputo mostrare l'abilità delle star
coreane, dei programmatori di videogiochi e altre figure legate al
mondo dell'intrattenimento grazie a Internet: «Profondamente connesso
alla cultura digitale».
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