Per le prime 100 utenza Twitter di 153 milioni di followers. Lady Gaga la più giovane, la Regina d'Inghilterra la decana
Per il terzo anno consecutivo frau Angela Merkel guarda tutti dall'alto nella classifica delle 100 donne più potenti del mondo stilata da Forbes, un gruppo che (oltre a rappresentare 24 Paesi e ad avere un'utenza complessiva su Twitter di 153 milioni di followers) comprende scienziate, star dello spettacolo e del cinema, giornaliste e rappresentanti delle istituzioni. Come , appunto, il presidente brasiliano Dilma Rousseff che scala una posizione attestandosi al secondo posto alle spalle del cancelliere tedesco, presente nella graduatoria ben otto volte negli ultimi dieci anni. La prima italiana in classifica è Miuccia Prada, 58esima. Soltanto un'altra connazionale è riuscita ad entrare nella classifica ed è la ricercatrice del Cern, Fabiola Gianotti, 78esima. C'è comunque un'ex italiana al decimo posto, ovvero Sonia Ghandi, moglie dell'ex premier indiano Rajiv (assassinato nel 1991) e all'anagrafe tricolore nota con il nome di Antonia Edvige Albina Maino.
NELLA MODA - La moda è presente con tre donne: la direttrice di «Vogue» negli Usa, Anna Wintour (41esima), appunto Miuccia Prada (58esima) e Diane Von Fustenberg (74esima). Ma la scalata più evidente è quella del presidente della Corea del Sud Park Geun-Hye, che balza direttamente all'11mo posto, mentre la First Lady cinese Peng Liyuan deve accontentarsi della 51esima posizione. La prima africana è Joyce Banda, presidente del Malawi, 47esima.
STAMPA E TV - E ancora in politica troviamo Janet Napolitano, segretario di Stato Usa alla Sicurezza (ottava), la presidente argentina Cristina Kirchner (26esima), Julia Gillard, primo ministro australiano (28esima), Yingluck Shinawatra, capo del governo thailandese (31esima) e il capo dell''opposizione birmane Aung San Suu Kyi(29esima). Ben rappresentate le giornaliste: oltre a Oprah Winfrey compaiono il direttore del New York Times Jill Abramson (19esima) e Arianna Huffington, creatrice del sito cult Huffington Post (56esima).
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