FERRARI IN CINA, DISAVVENTURA IN UN MONUMENTO
A Nanchino durante evento una rossa «sgomma» all'interno di un sito monumentale. Maranello chiede scusa
Ferrari «sgomma» sulle mura di NanchinoMILANO- Doveva essere un evento come tanti per il lancio di un nuovo modello Ferrari in Cina e, invece, si è trasformato in un brutto pasticcio. A Nanchino una «rossa» nella notte del 7 maggio si è messa a «sgommare» sulle mura antiche della città, un monumento che risale alla dinastia Ming, danneggiando il sito con le tracce dei copertoni. In Cina, uno dei mercati più importanti al mondo per il costruttore di Maranello, il caso infuria su televisioni e sul web e le polemiche sono roventi: critiche pesanti contro le autorità locali che hanno concesso l'utilizzo del monumento per fini commerciali, ma anche messaggi indignati contro la stessa Ferrari. Che ha chiesto pubblicamente scusa ai cinesi con una dichiarazione ufficiale e che si è detta pronta a pagare i danni. Collaborando anche con le autorità locali per individuare il responsabile del disastroso show, subito identificato e licenziato. Secondo Yang Guoqin, un esperto di restauri intervistato dall'agenzia cinese Xinhua, «potrebbe essere troppo tardi per eventuali rimedi: il danno strutturale può sembrare invisibile al momento, ma potrebbe essere molto pesante».
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