Accertamenti su contratti di vendita per 14 caccia Eurofighter da guerra. Commercialista romano sotto accusa per i soldi finiti all'estero
ROMA - Acquisizione di centinaia di documenti nella sede romana dell'Alenia, società del gruppo Finmeccanica. La Guardia di finanza entra negli uffici dell'azienda specializzata in sistemi di difesa e dà una svolta all'indagine sulla truffa dei Parioli, che ha portato in carcere il broker Gianfranco Lande e i suoi soci. Al centro dei nuovi accertamenti l'acquisto di 14 aerei da caccia Eurofighter che, secondo quanto raccontato dallo stesso Lande, «mi hanno fatto incassare 84 milioni di euro che ho utilizzato per pagare i dividendi agli investitori».
La targa della Egp, la finanziaria accusata di aver fatto sparire 170 milioni nei paradisi fiscali (Ansa) |
Gianfranco Lande, il «Madoff dei Parioli» (Ansa) |
L'accusa è quella di attività finanziaria abusiva per un periodo che va dal 1998 al 2008: secondo il magistrato, è stato uno dei responsabili delle manovre che hanno consentito alla società controllata da Lande di trasferire il denaro raccolto da personaggi del mondo dello spettacolo, politici, ex calciatori e nobili dalle Bahamas al Regno Unito, dal Lussemburgo alla Svizzera, ad altri Paesi in cui operava la «Eim».
Sabina Guzzanti, una dei truffati di Lande (Ansa) |
I difensori di Lande hanno intanto chiesto che il loro cliente venga messo a confronto con Gianluigi Brancadoro. È il commissario liquidatore di «Egp Italia» (società dichiarata fallita) e ha firmato due relazioni che riassumerebbero le responsabilità di coloro che hanno raccolto le somme da investire. Gli avvocati Susanna Carraro e Salvatore Sciullo vorrebbero che fosse chiarito il tenore delle notizie che si riferiscono al ritrovamento da parte di Brancadoro di somme di denaro depositate all'estero e che farebbero parte di quelle raccolte dal «Madoff dei Parioli».
Nessun commento:
Posta un commento