Arriva la nuova funzione attraverso cui gli utenti potranno segnalare i contenuti che apprezzano. Simile al "like" di Facebook, l'idea è di profilare la ricerca sull'identità dell'utente. Per ora disponibile solo sulla versione internazionale del sito
ROMA - "Più uno", si scrive "+1" e si legge "anche io". In origine, il "+1" sul web è una forma abbreviativa usata sui forum e nei messaggi, quando si intende sottoscrivere un pensiero altrui senza riportarlo o aggiungere altro. E da oggi è anche un pulsante, per ora attivo solo su Google.com e in arrivo nei prossimi mesi anche da noi. Che serve a far sapere al mondo che "anche a noi" piace un sito o un particolare contenuto. Una sorta di pulsante "Like" globale, come quello di Facebook, solo che non porta i suoi risultati solo sul social network, ma li include nelle ricerche di Google.Google più. L'introduzione del +1 è un'altra delle innovazioni di Google orientatate ad un maggiore focus sulla condivisione. Il +1 non sarà l'ultima, e non è neanche la prima 1. E' ancora un passo verso la "socializzazione" di Big G, per arricchire l'esperienza di navigazione e di ricerca. Anche e soprattutto di servizi. Non solo gli utenti potranno sapere quante persone hanno apprezzato una pagina e ottenere suggerimenti direttida persone appartenenti alla propria rete di contatti sul web. Ma potranno anche ricevere valutazioni sui contenuti pubblicitari, un passaparola elettronico che agisce direttamente sulle inserzioni di Google. L'importanza di dare la possibilità all'utente di ricevere opinioni e "sponsorizzazioni" su contenuti e servizi-prodotti anche da persone che si conoscono è basilare per Google. Come spiega Matt Cutts, mago degli algoritmi e del "page ranking" di Big G, "+1 è un'idea per fornire all'utente i risultati che davvero cerca", all'interno delle migliaia di possibili link. Nelle intenzioni, il "+1" a pieno regime porterà a risultati decisamente più a misura dell'utente. Facile immaginarne le applicazioni future, nelle varie declinazioni dei servizi di Google, soprattutto in ambito mobile. Dal lato dell'azienda c'è un tornaconto niente male: il nuovo strumento sarà utilissimo per analizzare ancora più nel dettaglio scelte e preferenze degli utenti.
Come funziona. La gestione delle nuove funzionalità appare piuttosto istintiva, è sufficiente aderire alla fase sperimentale +1 e il proprio account diventerà attivo. Successivamente, basterà utilizzare il motore (esclusivamente la versione .com, per il momento) e il pulsante +1 apparirà vicino ai risultati e alla pubblicità.
Più uno, e poi? Sul fronte del "mi piace" in versione Google, l'orizzonte non si ferma al motore di ricerca e ai profili Google degli utenti, ma incorporerà anche i rimandi da Twitter, Youtube, Flickr e altri contenitori sociali. Google è da sempre un prodotto che cambia tanto rapidamente quanto cambia il web, e finora non è mai capitato di assistere ad un'involuzione. Quello che è certo è che il +1 non è l'ultima parola di Google in fatto di social network, anche se da molto si aspetta il lancio dell'anti-Facebook, che potrebbe arrivare molto presto. Anche se le bocche a Mountain View su questo particolare progetto sono particolarmente ben cucite.
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