L'«ANTIBERLUSCONI» DEL PARLAMENTO ITALIANO
Pietro Marcazzan, Udc, è il deputato che dichiara meno: 10 mila euro nel 2009
Marcazzan con Casini (dal web) |
L'hanno chiamata in tanti e non per chiederle un prestito immagino...
«Beh, alcuni hanno chiamato... sì. Ma si sono complimentati per la linearità della mia condotta».
Quella cifra si riferisce a prima che lei entrasse in Parlamento. Adesso porterà a casa in un mese quanto prima guadagnava in un anno?
«Esatto. Complessivamente, mettendo insieme stipendio e diaria, rimborso per l'appartamento e fondi per i collaboratori, e io ne ho due, sono a circa 11.400 euro netti di stipendio».
E con uno di questi collaboratori abbiamo parlato prima al telefono e ci ha riempiti di complimenti: «Caro dottore..., ossequi... il ben noto giornalista..., mi alzo in piedi...».
«Non si sorprenda, il mio segretario ha 87 anni, è mantovano come me che sono di Goito. Ovviamente è un signore con regolare contratto ed è in parlamento dal 1948, una lunga no stop. Di conseguenza si sa muovere con estrema abilità e con lui riesco a dare impulso alle mie iniziative».
Peccato che sul suo sito web vi sia il numero di telefono sbagliato. Risponde in perfetto milazzese il segretario del suo collega di partito Giuseppe Naro.
«Hanno equivocato il numero? Comunque lo vado a verificare...».
Non è preoccupato che, adesso che sanno quanto guadagna, potrebbe arrivare una proposta per passare dall'altra parte?
«Ma guardi, non mi passa neanche per l'anticamera del cervello un pensiero del genere».
Lei non «migrerebbe» per alcuna cifra?
«Ma stiamo scherzando? Tenga presente che il sottoscritto nel 2008 venne escluso volontariamente dal Parlamento ed è rientrato poi nel settembre 2010. Nel frattempo mi hanno contattato reiteratamente ma la coerenza è una delle caratteristiche di cui mi pregio».
Come mai guadagnava così poco?
«Arrivavo da un periodo di aspettativa cui è seguito il rientro a scuola per pochi mesi».
Cosa pensa degli evasori?
«Io sono un insegnante, non posso che dichiarare tutto. L'evasione rimane un problema grave. Occorre fare molto per arginare questo fenomeno».
Ma come faceva a vivere con meno di mille euro al mese?
«Beh, c'è stato di che faticare e soprattutto di che risparmiare...».
Su che cosa?
«Semplicemente facevo una vita estremamente monastica, molto frugale. Io sono essenziale nelle mie cose».
Ha ridotto anche i pasti?
«Ma adesso... per piacere... questo no. Semplicemente diciamo che mi basta la compagnia di un buon romanzo, dopodiché tutto il resto mi lascia indifferente».
Tipo?
«Io sono un amante, oltreché laureato, della letteratura russa e quindi un assertore di Anna Karenina che rileggo in continuazione. E soprattutto c'è l'altro grande testo che leggo almeno due volte all'anno: la nostra Divina Commedia».
Ma come faceva uno uno come lei a guadagnare così poco? Uno che conosce l'inglese, il russo, il francese, lo spagnolo...
«Le ripeto, ero in aspettativa, avevo mia madre che non stava bene e mi sono occupato di lei. Poi terminato quel periodo che mi competeva, sono rientrato a scuola».
Dunque anche lei è una delle vittime della retribuzione italiana dei docenti?
«Io non mi lamento, non sono sposato. Ho insegnato 15 anni prima di entrare in politica. Poi dieci anni da sindaco e infine sono diventato deputato. Come sindaco del comune di Goito conosco bene i problemi della gente e il come arrivare alla fine del mese».
Ora la sua vita è cambiata economicamente?
«Ma guardi... niente. Le spiego: continuo le mie letture intensissime, continuo a pubblicare, a scrivere e a fare la mia vita essenziale».
Ma cosa fa con gli oltre 10 mila euro al mese?
«Tenga conto che alla fine stiamo parlando di 3-4 mila euro. Lei pensi ai costi dei due collaboratori, alle spese dell'affitto, un minimo di spesa per socializzare... Mi creda, oltre ai 3-4 mila non rimane ,andiamo».
Dei 41 milioni di presidente del Consiglio cosa pensa?
«Se vogliamo, alla luce delle cifre, sono l'antiBerlusconi del parlamento italiano».
Lo invidia?
«No, sono solo un amante dei miei studi».
Neanche una piccola festa «elegante» lo spazio di una sera, adesso che può?
«Preferisco un sana lettura che m'immerga nei miei pensieri».
Nulla di trasgressivo in Piero Marcazzan?
«Attenzione, sono un grande viaggiatore. Ho avuto modo di studiare in passato in America, in Unione sovietica. Ho viaggiato in lungo e in largo. Guardi che mi sono divertito molto in questo mondo».
Casini cosa le ha detto?
«Alla riunione del Terzo polo Pierferdinando ha esordito: "Il Pdl ha il deputato più ricco, noi ci vantiamo di avere quello più povero"».
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